Sono 840 etichette di extravergine, 465 aziende produttrici e 236 realtà che presentano ospitalità o ristorazione ad essere inserite nella tredicesima edizione – la quinta bilingue, in italiano e inglese – della Guida oli d’Italia del Gambero Rosso, presentata a Vinitaly-Sol, alla Fiera di Verona. E ben 217 etichette sono state premiate con Tre Foglie, simbolo che viene attribuito alle aziende che hanno raggiunto il punteggio massimo compreso tra 90 e 100. A dominare la classifica regionale è la Puglia, con quaranta Tre Foglie, seguita dalla Toscana, con 37, e un po’ più distanziata, al terzo posto, la Sicilia, con 26.
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Forte l’attesa per i premi. Il premio per l’ Azienda dell’Anno è andato a Sassari, con l’Accademia Olearia Alghero, il Frantoio Dell’Anno è Ciccolella Molfetta di Bari. A Bari anche il Premio per Olivicoltore dell’anno andato a Intini Alberobello. È Palermo, invece, ad aggiudicarsi la Novità dell’Anno con Miceli & Sensat Monreale. Il premio per il Miglior Blend è di Fattoria Ambrosio Riserva Salento, a Salerno.
Il premio per il Miglior Olio Dop va a Colli Etruschi Evo Dop Tuscia Monocultivar Caninese Blera, in provincia di Viterbo, quello per il Miglior Olio Igp a Contrada Scintilia Igp Sicilia Monocultivar Biancolilla Bio Favara di Agrigento.
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E molti ancora. Il volume segnala, inoltre, le aziende che hanno ottenuto le Tre Foglie su una loro etichetta per almeno dieci anni.
La presentazione è stata anche un’occasione per parlare delle prospettive del settore. E dei rischi. Cristiano Fini, presidente Cia, ha sottolineato l’importanza di valorizzare l’extravergine italiano, anche attraverso l’internazionalizzazione. Matteo Lasagna, vicepresidente Confagricoltura, ha chiesto una revisione delle risorse destinate al comparto. Ettore Prandini, presidente Coldiretti, ha rimarcato la necessità di un grande appuntamento nazionale interamente dedicato all’olio e, nella ristorazione, di una Carta dell’extravergine. Fondamentale, il tema della sostenibilità, per Paolo Cuccia, presidente Gambero Rosso.
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La stagione olearia 2022-2023, nel complesso, ha fatto un calo del 37 per cento nella produzione, portando l’Italia a confrontarsi con la Grecia per il secondo posto tra i Paesi Produttori, dopo la Spagna. Particolarmente colpita è stata la Puglia, con una riduzione del 52 per cento. Poi, la Calabria, con un calo del 42 per cento, e la Sicilia. Ad aumentare le difficoltà, i rincari per l’energia, i carburanti e altri fattori produttivi. Incrementi di produzione si riscontrano, invece, in Toscana, Umbria e Liguria.
Intanto, si pensa alle eccellenze. Tra i premiati, anche Lorenzo N°3 Dop Val di Mazara Monocultivar Biancolilla Bio come Miglior Fruttato Leggero, Laudemio Antico Podere La Costa Monocultivar Frantoio come Miglior Fruttato Medio e Concordu Bio come Miglior Fruttato Intenso. Poi, Miglior biologico per Monocultivar Siracusana Bio, Miglior monocultivar per Il Sincero Monocultivar Moraiolo, Miglior qualità/prezzo per l’Olio Principe Monocultivar Peranzana. Premio olio e vino per Giuseppe Gabbas e Premio Olio e Turismo per Il Frantolio.
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