Pesto quando darlo ai bambini

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    Monica Rizzo
    Monica Rizzo
    Cresciuta a pane e ristoranti (letteralmente) ho scoperto presto il mondo del cibo e della cucina. Spadellatrice seriale, i miei studi alberghieri hanno affinato le mie tecniche e le mie conoscenze. Oggi finalmente posso mettere a disposizione tutto quello che ho imparato con chi come me ama cucinare. Pronti a scoprire segreti e tips per rendere perfetti i vostri piatti? E allora seguite la mia rubrica “Trucchi e consigli”.

    Pesto quando darlo ai bambini? La domanda su quando introdurre il pesto nella dieta dei bambini è fondamentale per molti genitori appassionati di cucina e enogastronomia. Il pesto, con il suo ricco contenuto di verdure, olio d’oliva e frutta secca, può sembrare un’aggiunta salutare al menu dei più piccoli. Tuttavia, è importante considerare alcuni aspetti nutrizionali e di sicurezza alimentare prima di introdurre questo condimento nelle loro diete. La risposta a questa domanda non solo soddisferà la curiosità dei genitori ma garantirà anche che i bambini possano godere dei benefici del pesto in modo sicuro e salutare.

    Pesto quando darlo ai bambini?

    Quando si parla di introdurre il pesto nella dieta dei bambini, è importante considerare due fattori principali: l’età del bambino e gli ingredienti specifici del pesto. Generalmente, si consiglia di iniziare ad introdurre alimenti solidi diversi dal latte materno o dalle formule infantili intorno ai 6 mesi di età, sempre tenendo conto della prontezza individuale del bambino a ricevere nuovi alimenti. Tuttavia, per quanto riguarda il pesto, alcuni dei suoi ingredienti richiedono un’attenzione particolare.

    Il pesto tradizionale è composto da basilico, aglio, pinoli, Parmigiano Reggiano o Pecorino, e olio d’oliva. L’aglio e i formaggi stagionati, in particolare, possono essere forti per il sistema digestivo di un bambino piccolo. Pertanto, potrebbe essere prudente attendere che il bambino abbia almeno 9-12 mesi prima di introdurre il pesto, iniziando con piccole quantità e monitorando eventuali reazioni allergiche, soprattutto se il pesto contiene frutta secca come i pinoli.

    Un’altra considerazione importante è la presenza di sale nel pesto. I bambini sotto l’anno di età dovrebbero avere un apporto molto limitato di sale, quindi è consigliabile preparare una versione di pesto senza sale aggiunto o con una quantità minima, appositamente per loro. Per i genitori interessati a preparare il pesto in casa, possono trovare ricette adatte come quella del pesto alla genovese qui o del pesto alla trapanese qui, modificando la quantità di sale secondo le necessità.

    In conclusione, il pesto può essere introdotto nella dieta dei bambini a partire dai 9-12 mesi, prestando attenzione agli ingredienti e alla loro tolleranza individuale. È essenziale preparare una versione del pesto adatta ai bambini, limitando il sale e introducendo il condimento gradualmente. Insomma, con le dovute precauzioni, il pesto può diventare un’aggiunta gustosa e nutriente ai pasti dei più piccoli.

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