Perche si chiamano involtini primavera

Involtini primavera

Perché si chiamano involtini primavera è una domanda che molti appassionati di cucina e enogastronomia si pongono. Questi deliziosi antipasti cinesi, croccanti all’esterno e ricchi di sapori all’interno, sono diventati un piatto amato in tutto il mondo. Ma da dove viene il loro nome? Comprendere l’origine del nome "involtini primavera" non solo arricchisce la nostra conoscenza culinaria, ma ci permette anche di apprezzare meglio la storia e la cultura che si celano dietro ogni boccone.

Perché si chiamano involtini primavera?

Gli involtini primavera devono il loro nome alla tradizione cinese legata alla celebrazione del Capodanno lunare, che segna l’inizio della primavera secondo il calendario lunare cinese. Durante questa festività, è comune preparare e consumare cibi che simboleggiano prosperità e buona fortuna per l’anno a venire. Gli involtini primavera, noti in cinese come "chun juan" (春卷), sono uno di questi piatti simbolici.

La parola "chun" significa primavera, mentre "juan" significa rotolo. Questo nome riflette non solo la stagione in cui vengono tradizionalmente consumati, ma anche la loro forma arrotolata. Gli involtini primavera sono spesso riempiti con una varietà di verdure fresche e ingredienti di stagione, come cavolo, carote, germogli di soia e talvolta carne, che rappresentano la rinascita e la fertilità associate alla primavera.

Inoltre, la loro preparazione e consumo durante il Capodanno lunare hanno un significato simbolico. La forma cilindrica degli involtini primavera ricorda i lingotti d’oro, simbolo di ricchezza e prosperità. Pertanto, mangiarli durante le celebrazioni è considerato di buon auspicio per l’anno nuovo.

Per chi desidera provare a preparare questi deliziosi antipasti a casa, ecco una ricetta autentica degli involtini primavera che vi guiderà passo passo nella loro realizzazione.

Insomma, gli involtini primavera non sono solo un piatto gustoso, ma anche un simbolo culturale ricco di significato. Come abbiamo visto, il loro nome deriva dalla stagione in cui vengono tradizionalmente consumati e dai simboli di prosperità e rinascita che rappresentano.

La ricetta

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