Il mito che i romani siano innanzitutto “primisti” è facile da sfatare. D’accordo, l’amore per il maccherone (Alberto Sordi americano docet), ma basta pensare solo alla ricchezza dei secondi della tradizione per scoprire un fascinoso percorso di sapori.
Al capitolo creativi ecco allora il grintoso Antonello Colonna, sempre molto netto nei sapori, stupire con un agnello alla birra accompagnato da uno sgrassante supplì alla menta, ma anche il raffinato artista fusion Anthony Genovese combinare la faraona con la birra.
Tante le tentazioni per i tradizionalisti, dalle polpette al sugo della Sora Lella alle crocchette di bollito fritte di Flavio al Velavevodetto a Testaccio. Piatti tradizionali eseguiti con grinta in ambienti di curata eleganza? Niente di meglio che il pollo al girarrosto di Molto ristorante trendy di viale Parioli, del maialino degli Ulivi, nella tranquilla via Luciani.
Per divertirsi a uscire un poco dai rigorosi binari della tradizione e provare accostamenti più spinti meritano l’assaggio il maialino con caffè della talentuosa spagnola Alba Esteve Ruiz del Marzapane di via Velletri. Senza dimenticare il filone esotico, che trova nella notevole anatra alla pechinese in vari servizi del GreenT in via pie’ di Marmo una felicissima espressione.
La ricetta della Tasca di vitello ripiena di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
«Fatevi complice il macellaro e fatevi preparare una bella tasca di vitello» suggerisce Annibale Mastroddi, macellaio di razza e di lungo corso con bottega in via di Ripetta. «È un trucco per gustare i carciofi in maniera diversa».
Ingredienti
- Vitello 1 tasca
- Carciofi 2
- Cipolline 200 g
- Uovo 1
- Pancarrè 2 fette
- Parmigiano grattugiato 50 g
- Sale
- Pepe
- Olio
- Pinoli
- Pomodori secchi
- Timo q.b.
Preparazione
Step 1
Tagliate a spicchi i carciofi e li fate andare in padella con olio e scalogno tritato.
Step 2
Una volta cotti, mescolate in una ciotola con pancarré bagnato, uovo, parmigiano, pomodori secchi tritati e pinoli tostati.
Step 3
Questo è il ripieno per farcire la tasca. Ricucite, un colpo di padella per dorare la carne sfumando col vino (o con Cognac) e poi in forno a 180 gradi insieme alle cipolline per un’ora.
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