Mangiare all’aperto a Roma è un rito che si consuma persino d’inverno con la complicità dei funghi riscaldatori. Figuriamoci in questi giorni di radiosa primavera. Gli spunti sono davvero tanti.
Se si opta per il lusso, le riuscite provocazioni creative dello chef Andrea Fusco sulla terrazza dell’Hotel Bernini Bristol si combinano con una vista mozzafiato sulle cupole. In alternativa, si può essere in centro ma lontani da tutto nel Jardin dell’Hotel De Russie.
Dal lusso alla semplicità, ma con vista, difficile sottrarsi alla bellezza trasteverina di piazza Santa Cecilia e ai profumi ruspanti della cucina di Roma Sparita. A breve distanza, la quiete e i sapori mediterranei dell’Hostaria della Luce, o ancora, i classici (con mano molto felice per i fritti, specie per i carciofi) di Teo a piazza dei Ponziani.
Esperienza gourmet con valore aggiunto di scenario si gode anche in piazza Campitelli alla Vecchia Roma, dove l’unione dell’esperienza del patron Tonino Palladino con la passione della figlia Raffaella produce risultati di grandissima godibilità, che si tratti della grintosa carbonara o dei gamberi con mele in salsa cocktail.
Ma l’infilata di begli squarci a Roma è inesauribile: piazza Farnese e le bontà dell’Osteria del Galletto, o del lusso e della professionalità di Camponeschi, oppure la rinascimentale piazza de’ Ricci con la bella cucina di Pierluigi.
La ricetta dei straccetti alle punte di asparagi di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
Il sor Annibale Mastroddi, macellaio poeta con bottega in via di Ripetta, per la primavera propone un piatto facile e gustosissimo.