Lo scontro sulla carne sintetica arriva a Montecitorio. Il testo della legge – firmato dal ministro dell’Agricoltura di FdI Francesco Lollobrigida, è stato già approvato in prima lettura al Senato ed è blindato in commissione alla Camera. Contraria invece +Europa, che parla di «divieto anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano» e tramite i deputati Riccardo Magi e Benedetto della Vedova ha depositato una pregiudiziale di costituzionalità sul testo.
Contro lo stop alla carne sintetica si schierano anche M5s, Pd e Avs: a tutti loro risponde il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, secondo cui la volontà della maggioranza è «assicurare il massimo livello di tutela della salute dei cittadini» e «preservare il patrimonio agroalimentare». E dunque la posizione del governo Meloni, «a differenza di quanto le opposizioni si ostinino a sostenere, non è affatto antiscientifica, antieuropea e anti italiana», conclude Foti.
I rischi sulla salute (e la possibile procedura di infrazione)
Al momento, non esistono alimenti prodotti da colture cellulari che approvati in Unione europea: in sostanza, la carne sintetica non è ancora arrivata sugli scaffali dei supermercati. Si attende in questo senso la decisione dell’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare). A marzo, illustrando il provvedimento volto a fermarne la produzione, il ministro Lollobrigida aveva detto: «I prodotti di laboratorio non garantiscono a nostro avviso qualità né benessere, né, lo diciamo con orgoglio, la tutela della nostra cultura e della nostra tradizione».
In quell’occasione, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva aggiunto che, in mancanza di elementi scientifici sul consumo di alimenti sintetici, il provvedimento interviene per «garantire la massima tutela della salute dei cittadini e preservare il nostro patrimonio agroalimentare».
Da qui la volontà di introdurre un disegno di legge per vietare la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati, nonché il divieto della denominazione di carne per quei prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.
Durante la discussione in Commissione è stato però evidenziato come la proposta di legge potrebbe creare frammentazioni all’interno del mercato unico europeo: il rischio, secondo una parte delle opposizioni, è quello di incorrere in una procedura europea. Chi contesta il provvedimento, infatti, ritiene che lo stop alla vendita di carne sintetica violerà il diritto del consumatore di comprare carne coltivata in Italia, nel momento in cui dovesse arrivare il nulla osta dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.
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