Quando si dice, le Bon Ton. La cucina romana si è costruita nel tempo per strati, come una millefoglie. Le sue ricette sono davvero una felice sintesi di contributi e storie disparate: la campagna, gli antichi territori dello Stato della Chiesa, ma anche le nuove culture internazionali care ai foodies. Tanti strati, con una certezza, però, ovvero l’importanza del grande serbatoio di saperi e sapori della cucina ebraico romanesca.
Ne troviamo tracce importanti nel culto della frittura, per fare solo un esempio, ma anche – ai nostri giorni – nell’ingresso prepotente sulla tavola dei romani di una cucina moderna kosher, che aderisce cioè alle regole religiose dettate dalla Bibbia. L’insieme delle prescrizioni è complesso.
Il divieto imposto alla carne di maiale riguarda anche conigli e leprotti (in quanto non ruminanti e con lo zoccolo non fesso), la violenza sugli animali è proibita, fatto culturale importante, che riverbera sulla caccia e sulle regole della macellazione, concepite per evitare al massimo la sofferenza dell’animale.
Quanto al pesce, gli esemplari leciti devono essere provvisti di pinne o scaglie, ragion per cui molluschi e crostacei sono esclusi da una alimentazione kosher.
Ingredienti
- Zucchine 1 Kg.
- Aglio 3 Spicchi
- Prezzemolo 1 Mazzo
- Menta 1 Mazzo
- Aceto di Vino Bianco qb
- Olio EVO qb
- Sale qb
Preparazione
Step 1
Questa ricetta antichissima ebraico romanesca rappresenta un geniale intervento sulla frittura per renderla più gustosa e leggera.
Step 2
Si parte da un battuto-tritato di olio aglio menta e prezzemolo messo a riposare in una ciotola.
Step 3
A parte si tagliano le zucchine per il verso della lunghezza e si friggono.
Step 4
Asciugate e ben scolate, vengono bagnate con la marinatura, deposte in un piatto e aggiustate di sale e aceto di vino bianco.
Step 5
Dopo una notte in frigo la concia sarà pronta per essere servita.
Step 6
Vino consigliato: Bianco Kasher – Cantina di Pitigliano 2016
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