Il piacere dell’aria aperta a Roma è un vero e proprio imperativo categorico. Se prendiamo il filone “piazza di charme”, ci si può divertire con varie opzioni. La cucina borghese e calorica dei bolliti del Bolognese in Piazza del Popolo, il “mix” di piatti moderni e sfiziosi e di classici (magnifici gli spaghetti con vongole e broccoletti) della Vecchia Roma nella cornice barocca di Piazza Campitelli, la gioiosa romanità delle proposte, nella cornice trasteverina di Paris a Piazza San Calisto o di Teo a Piazza dei Ponziani.
Il filone “giardino”, a sua volta, trova interpretazioni convincenti alla Antica Pesa, dove va in scena una delle migliori cacio e pepe della città, o al Caffè delle Arti, prolungamento della Gnamnel verde di Villa Borghese, o nella quiete del parco di Villa Pamphili dove il Vivi Bistrot offre una cucina eclettica, ma anche di ri-scoprire il piacere di un pic-nic.
Altro giardino tutto da godere, in stile Parioli – international, è al Duke’s, dove già a partire dagli aperitivi si respira aria di cucina del mondo, così come un semplice marciapiede, ma affacciato sulla Via Veneto della Dolce Vita, può diventare un piccolo rito, all’Harry’s Bar. Un discorso che vale ancora di più con le terrazze.
Difficile non cedere al fascino del paesaggio straordinario (con cucina creativa stellata del provocatorio e bravissimo Andrea Fusco) al roof dell’Hotel Bernini Bristol, ma anche alla semplicità di un sandwich o di uno straordinario tartufo nero da Ciampini al Pincio.
La ricetta degli spaghetti cacio e pepe
Gli spaghetti cacio e pepe sono un grandissimo classico. Grande piatto, facile esecuzione, qualche trucco per renderlo perfetto.