Ossobuco di vitella in gremolada con riso allo zafferano al salto, spaghetto al pomodoro e lobster roll dal New England. Piatti emblematici di tre diverse tradizioni gastronomiche, quella milanese, quella italiana e quella statunitense. Tutte protagoniste nella proposta culinaria del recentemente rinnovato Sant Ambroeus.
La storica pasticceria e caffè di zona San Babila, il “dolce salotto” della Milano bene, ha riaperto i battenti arricchita dall’esperienza di quarant’anni di successi oltreoceano, dove l’insegna è presente con ristoranti rinomati a New York e in Florida, dopo essere stata acquisita da SA Hospitality Group, società che li gestisce fondata da ex-proprietari della location di Corso Matteotti. Ecco perché nel nuovo Sant Ambroeus nasce un ristorante d’eccellenza dove poter gustare i piatti dello chef Iacopo Falai, direttore culinario del gruppo, da mattina a sera (proprio come accade negli States), realizzati in cucina dall’executive chef Walter Casiraghi.
Piatti classici, dai sapori autentici, esaltati dalla qualità delle materie prime e da un tocco di creatività. Dai gnudi toscani ai risotti del giorno. Dal New York Strip Steak (controfiletto di Black Angus) alla Cesare Cardini salad. Dai King crab paccheri all’anatra e foie gras. Imperdibili le linguine al prezzemolo e gambero rosso e la magistrale cotoletta, cosi come le uova cucinate in vari modi. E chiaramente impossibile rinunciare ai dessert firmati Sant Ambroeus.
Sant Ambroeus
Milano, Corso Giacomo Matteotti 7; tel: 02/76000540; sempre aperto, lun-ven 7:30-24, sab-dom 8:30-24, www.santambroeus.com Costo medio 80 euro