I samosa sono un tipico street food della cucina indiana. Si tratta di deliziosi fagottini realizzati con una sfoglia sottile e croccante a base di farina, olio, sale e acqua che racchiudono al loro interno un ripieno gustoso e speziato.
La farcitura è deliziosa e può essere a base di carne oppure di verdure.
La versione che vi propongo oggi è addirittura vegana e gli ingredienti principali sono: porro, patate, carote e piselli.
Si sa che la cucina indiana è molto speziata e per questa ricetta io ho utilizzato la curcuma, lo zenzero, il peperoncino e il cumino.
Il mix di verdure cotto in padella con le spezie crea un ripieno squisito perfetto per essere racchiuso nella pasta fillo che in cottura diventerà super croccante. Infatti, per realizzare la ricetta io ho optato per la pasta fillo già pronta che si trova nel banco frigo del supermercato perché è buonissima, comodissima e, in questo modo, ho velocizzato un po’ anche le tempistiche della preparazione.
Come chiudere i samosa
Chiudere i samosa può sembrare complicato, invece è davvero semplicissimo. Ho spennellato un foglio di pasta fillo con l’olio, l’ho piegato a metà, poi l’ho farcito con le verdure e ho formato i triangolini (trovate tutti i dettagli nei passaggi qui sotto). Poi li ho disposti su una teglia, completati con i semi di sesamo e infornati.
Una volta dorati e croccanti, li ho sfornati e serviti con la salsa agrodolce.
Questa salsa non è tipica della cucina indiana, bensì della cucina cinese, ma ho pensato di abbinarla ai samosa perché sta benissimo con i piatti a base di verdure (in primis con gli involtini primavera). Per prepararla ci vogliono pochi e semplici ingredienti: passata di pomodoro, acqua, amido di mais, aceto, zucchero e sale. Si scioglie l’amido di mais nell’acqua e poi si cuoce in padella a fiamma bassa questo composto con tutti gli altri ingredienti fino a quando si sarà addensato.
Quando la salsina sarà pronta e i samosa pure, si servono insieme in tavola e si gustano durante una cena etnica o un aperitivo con gli amici.