Dario Rossi, già vincitore del premio Miglior Gelato Gastronomico d’Italia 2017, assegnato dalla guida «Gelaterie d’Italia» del Gambero Rosso, mercoledì 14 settembre ha aperto la prima sede romana della sua gelateria nel vivace quartiere Monteverde, in Circonvallazione Gianicolense 276, presentando l’inedito gelato «Pizza e Mortazza». Un omaggio a Roma, la sua città, dove torna dopo undici anni di assenza, durante i quali ha compiuto un percorso professionale di crescita esponenziale che lo ha visto trionfare nell’élite del gelato artigianale.
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La passione
Galeotto fu quel regalo: una gelatiera per la casa ricevuta in dono a soli 10 anni è il portale per quel mondo di sapori e gusti che Dario Rossi sin da piccolo comincia a sperimentare attraverso il gelato. Tale passione lo porta a educare e affinare il proprio palato attraverso l’accostamento di sapori inconsueti che ben presto gli fanno comprendere l’abissale differenza tra un gelato industriale e uno artigianale.
Dalla prima apertura a Roma (in una rara giornata di neve nell’inverno 2004) a oggi è riuscito a divulgare la cultura del gelato artigianale e costruire un dialogo con la clientela che è diventata, grazie a un’opera di formazione e coinvolgimento costante, sempre più esigente e consapevole. Dario stesso ha svolto un ruolo cruciale in questo processo, grazie a un profondo studio e alla incessante opera di sensibilizzazione di gelatieri come lui. Il quotidiano lavoro svolto per offrire un prodotto naturale e qualitativamente eccellente e l’attenzione delle guide verso questo alimento sta dando i suoi frutti!
Il gelato coltivato
Così, dopo undici anni che lo hanno visto perfezionare e realizzare il suo sogno in quel di Frascati, per rispondere alle tante richieste della sua clientela, Dario Rossi torna oggi a Roma nel quartier Monteverde in Circonvallazione Gianicolense 276. «Amo chiamare il mio gelato il gelato coltivato. In questa definizione, si racchiude tutta l’essenza del mio prodotto. Lamponi, fichi, fragole, ciliegie e pomodorini provengono direttamente dal mio terreno e mi sto adoperando per inserire anche nuove colture – spiega Dario Rossi -. In laboratorio utilizzo prevalentemente prodotti del territorio e provenienti da agricoltura biologica o biodinamica. Soprattutto oggi, in un contesto di emergenza economica come quella che stiamo vivendo, è fondamentale acquistare frutta e ortaggi dai coltivatori locali al fine di tutelare quel tessuto sociale produttivo territoriale che rischia di venire sopraffatto dalla crisi».
Gelato a Km 0
La sensibilità e il rispetto a 360° per il pianeta Terra fa ormai parte delle sue corde più profonde: per questo il gelato di Greed è un gelato artigianale, naturale, biologico, a km 0, etico e sostenibile. Ogni materiale monouso (vaschette, coppette, cucchiaini) è totalmente compostabile, nonostante i prezzi di questi articoli siano ad oggi quasi proibitivi ma rimangono irrinunciabili per chi ha deciso di lavorare in maniera etica. Particolare attenzione al cliente è riposta nelle proposte della produzione del gelato artigianale: Greed è una gelateria Gluten Free e, per circa il 50% dei gusti, anche Vegan. Proprio intorno alla lista dei gusti si apre un inconsueto racconto: infatti, da Greed i sapori dei gelati sono vere e proprie sorprese gastronomiche!
Dario Rossi ha sempre amato giocare a stupire il palato con gusti cari alla nostra tradizione ma proposti nella inconsueta veste del gelato. Ricotta di pecora, fiori di zucca e alici, vincitore del premio Miglior Gelato Gastronomico d’Italia 2017 della guida «Gelaterie d’Italia» del Gambero Rosso, Cacio e pepe, Pollo alla romana, Porchetta, Insalata, Carbonara e Panzanella, sono solo alcuni esempi dei gusti di gelato gastronomico con cui divertirsi. E divertendosi il 14 settembre, con amici colleghi gelatieri provenienti dalle diverse regioni di Italia, dalle ore 17.00, Dario Rossi aprirà le porte della sua sede romana accogliendo amanti del gelato, golosi, appassionati e curiosi con una degustazione gratuita di alcune sue creazioni, tra le quali «Pizza e Mortazza» in collaborazione con Alice Pizza.
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