I litigi
Le dispute sul tiramisù sono talvolta diventate quasi ragioni di stato, a partire dall’attribuzione della primogenitura. Veneta o friulana? «Senza dubbio friulana», sentenziano Gigi e Clara Padovani, autori del definitivo Tiramisù (Giunti, 18 euro). «Siamo stati a Treviso, in Friuli, nel Lodigiano, a Venezia e a Roma – raccontano – per scoprirne le vere radici. Abbiamo prove scritte datate 1950 di un dolce chiamato inizialmente “tirime su” dal cuoco Mario Cosolo di Pieris di San Canzian D’Isonzo». I veneti invece sostengono che il dolce così come lo conosciamo oggi sia nato al ristorante Beccherie di Treviso nel 1970.
Campanilismi a parte, è ormai il dolce italiano più conosciuto al mondo e “Tiramisù” è la quinta parola italiana più nota in Europa secondo la Società Dante Alighieri. Un dolce senza tempo, che piace alle diverse generazioni di buongustai. Testimonianza è l’apertura di tanti negozi a lui dedicati. Delle vere e proprie tiramisuteche. Già a Roma ci sono da tempo al Salario e a Prati i due MiTiroSù dove il cliente può comporre la lista degli ingredienti. «Ogni locale che offre qualche nuova declinazione della ricetta tradizionale è benvenuto, perché il tiramisù è un monumento della cucina italiana», afferma Gigi Padovani. Che però ammonisce: «Apparentemente è semplice, ma occorre savoir faire e precisione nel prepararlo. Non ci scandalizzano le versioni innovative, purché vi siano gli ingredienti fondamentali».