Streghe, spiriti, folletti. Tutto il folklore celtico della festa di Halloween è ormai entrato da anni nelle tradizioni dei romani. E pensare che nella Città Eterna, la notte magica era da sempre la vigilia di San Giovanni. Festosi paioli di lumache anti-jella erano il sostituto della zucca dall’anima errante della leggenda dell’irlandese Jack O’Lantern.
Alla festa di Ognissanti si associa per questo la zucca, protagonista di una serie di ricette che si portano dietro il simbolismo arancione di Halloween. Niente a che vedere con quelli che sono comunemente chiamati sotto il Cupolone “fiori di zucca”, ma che sono le infiorescenze delle zucchine.
«Io considero la zucca come un ingrediente molto versatile», spiega Fabio Ciervo, chef rigoroso e appassionato dell’Hotel Eden. «A me piace usarla non solo per piatti salati ma anche dolci, giocando con gli abbinamenti. Bisogna lavorare un po’, però. Al dolce della zucca occorre conferire una dose di acidità che le dia carattere.
Così, visto che siamo in autunno, ho voluto giocare intorno a un risotto. Il bilanciamento si ottiene accostando la zucca al gorgonzola, che è un formaggio con una grande intensità, e con lo stracotto di agnello cotto a bassa temperatura, tre ingredienti che creano un connubio molto piacevole e ben equilibrato al palato. Osare è la parola d’ordine di Halloween?»