Cambia disegno la qualità della ristorazione intorno a Termini. Già la Stazione stessa raccoglie molte piccole realtà. Martinucci e i pasticciotti leccesi, l’antica focacceria San Francesco con i sapori palermitani, i fritti, ma non solo, di Freetto. Per non parlare della vivacissima e variegata offerta di sfizi e prodotti del Mercato Centrale di via Giolitti. Ma la vera novità è l’imperiosa discesa in campo di uno storico Hotel, il Massimo D’Azeglio, che la famiglia Bettoja sta trasformando con successo in luogo gastronomico a tutto tondo.
Così, in un luogo nato con Roma Capitale, le atmosfere sabaude si combinano con una cucina vivace e divertente che sa alternare citazioni dal migliore repertorio italiano con piatti di memoria piemontese (tutto da vivere il giovedì dei bolliti).
Ma del viaggio post Risorgimento verso la Roma del nuovo Regno d’Italia è testimonianza anche La Matriciana dal 1870. E se i Bettoja del Massimo D’Azeglio arrivavano dal Piemonte, la signora Anna De Angelis, maritata Baiocchini arrivava da Amatrice (al tempo ancora in Abruzzo), per cui ancora oggi la linea di questo storico locale include quei gagliardi piatti della tradizione.
Insomma, intorno a Termini vive un panorama variegato di offerte che spazia dagli “storici” a luoghi di cucina moderna come Maestro, trattorie di quartiere come l’Antica Fraschetta, botteghe di vini e sfizi come Amodei.
La ricetta del risotto con provola affumicata e tartufo nero della famiglia Bettoja, Hotel Massimo D’Azeglio – Roma
Tra i classici dell’Hotel Massimo D’Azeglio, c’è questo piatto caro alla famiglia dei titolari, i Bettoja, nel quale si fondono sapori sabaudi e romani. Ecco quindi come preparare il risotto con provola affumicata e tartufo nero.