I prostrati dal caldo hanno un santo patrono negli Stati Uniti. Fu infatti un ingegnere, Willis Haviland Carrier, che all’esordio del secolo scorso, inventò una macchina per il “condizionamento ad aria”.
Il primo impianto? Fu per una tipografia di Brooklyn e correva l’anno 1902, più precisamente il 17 luglio. Da allora a oggi l’aria condizionata è entrata progressivamente nelle nostre abitudini, ristoranti compresi, dove per molti clienti, nelle giornate afose, rappresenta un “must” imprescindibile.
Così, in un tour ideale del meglio in città, abbiamo immaginato di mettere insieme locali molto diversi per tipologia, ma accomunati dal fatto della qualità “fresca” dell’ospitalità. Una prima sosta è dedicata a coloro che amano la creatività spinta ai massimi livelli, col Pagliaccio dello stellatissimo Anthony Genovese, ma anche con l’allegra e disinvolta Epiro a San Giovanni o con le divertenti invenzioni di Alba Esteve Ruiz al Marzapane dietro a Porta Pia. Senza dimenticare la bella vista che offre il Fungo all’Eur, o le golosità romanesche doc, da gustare da Felice a Testaccio o dai bravissimi Roberto e Loretta di via Saturnia.
La ricetta delle polpette di bollito di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
«Questo piatto per noi romani è un vero classico» precisa il “sor” Annibale Mastroddi, macellaio, gourmet e maestro di vita con bottega in via di Ripetta. «I puristi ci mettono pure la gallina, ma è troppo laborioso da fare in casa».