Intorno allo stadio Olimpico ci si può divertire spaziando tra quartieri molto diversi per personalità e offerta. Sul “lato Flaminio” è imperdibile una sosta da Aroma, locale dal cuore sportivo (basta un’occhiata al logo dell’insegna per capirlo), protagonista di una cucina intelligente che punta, ma non solo, sui piatti della tradizione, comprese gustose variazioni sul baccalà.
Modernità, cocktail, una carta ricca di citazioni fusion, insieme a un bel giardino nello spazio del Museo delle Arti del XXI secolo, il MAXXI, fanno di Mediterraneo un buon indirizzo per tutte le ore del giorno. In alternativa, a due passi dallo Stadio, con un giardino sul Tevere all’altezza dei grandi Circoli sportivi, c’è il Cuccurucù, un antico casale che ha nella griglia e nel forno a legna due punti di forza, insieme a una ricca cantina proposta con ricarichi gentili.
Lontano dal trambusto, lungo la circonvallazione Clodia, Edmondo resta un gioioso baluardo di cucina romana tradizionale con la sua notevole carbonara. Altrimenti ci si butta nella movida intorno a Ponte Milvio. Si può giocare ad esempio giocare sui generi gastronomici nel tris di locali incastrati come una matryoshka: Mahalo, con la sua cucina hawaiana, Malandros, spagnolo divertente con le sue tapas, o ancora Meaters, dove imperano le carni alla griglia.