Coi tavolini che lambiscono la spiaggia e il mare sarebbe facile dormire sugli allori. E invece, il giovane chef e patron Fabio Di Vilio, ha voluto impegnarsi per trovare il suo “oltre”. Un “oltre” che comincia dalla sua storia d’amore con la nipote di Salvatore, oggi sua moglie, e che continua con la scelta di accantonare la sua laurea in ingegneria aerospaziale per vivere a tutto tondo il ristorante, prima in sala e quindi con la sfida finale direttamente dentro la cucina.
Osservatore attentissimo, ma soprattutto in sintonia gioiosa coi luoghi che vive e frequenta. Con la loro storia, con le tecniche e la tecnologia che aiutano a esprimere la marcia in più in un piatto, Fabio Di Vilio ha trovato così una sorta di profondità strategica, allargando lo sguardo dal mare al magnifico orto di famiglia.
Il risultato si traduce in una ospitalità a tutto tondo dove il rassicurante richiamo della memoria degli spaghetti coi lupini locali (un grande classico, intramontabile) coesiste tranquillamente con la modernità calibrata e gioiosa del risotto con brodo umami. Senza dimenticare la dimensione scanzonata degli aperitivi sulla spiaggia del sabato e della domenica con fantastici cocktail per accompagnare crudi e sushi. Magari godendosi un bel
tramonto sul mare.
La ricetta delle linguine ricci e ‘nduja dello Chef Fabio Di Vilio, La Scialuppa da Salvatore – Fregene
Ingredienti
- Linguine 200 g
- Ricci di mare 10
- 'nduja 50 g
- Aglio 1 spicchio
- Olio
Preparazione
Step 1
Il segreto di questo piatto, lo chef, consiste nel risottare le linguine, bagnandole poco alla volta con una base di cottura ottenuta mettendo in una padella capiente un po’ di olio, aglio e dell’acqua. In questo processo, se necessario, potete aggiungere brodo vegetale.
Step 2
A cottura ultimata, fuori dal fuoco, mantecate con la polpa dei ricci, chiudendo con la ‘nduja sopra il tutto. L’importante è regolarsi bene con il sale, aggiustando magari soltanto alla fine della preparazione del piatto.
Step 3
Vino consigliato: Derthona – Timorasso – Luigi Boveri
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