A Roma ogni rione possiede un suo mercato. Partendo da questo fil rouge sono quindi infinite le possibilità di esplorazione gastronomica. Partenza nel ribollente Esquilino, di spezie, erbe, prodotti da ogni angolo del mondo. Poi sosta obbligata al Quartino, sotto i portici di piazza Vittorio, arredi cool e una straordinaria cantina. Tanti turisti affollano ogni giorno Campo dei Fiori, ma per godere di tutti i grandi classici, un passaggio a La Carbonara offre un autentico viaggio negli antichi sapori della Capitale.
Scelta super selezionata di prodotti e bella atmosfera di quartiere nel mercatino di via Tito Speri, a ridosso di piazza Mazzini, prima di godersi un fantastico viaggio in una cucina di pesce ad alto livello da Ghiaccio, una bella novità, già molto solida nel panorama romano. E ancora pesce, in forma più tranquilla e familiare, è il filo conduttore del Bar Sotto il Mare al Mercato Trionfale. All’Appio Latino il mercato coperto di piazza Epiro nasconde non poche eccellenze: una ottima ragione, subito dopo la spesa, per una sosta da Epiro, luogo veloce, dinamico, di giovani dove la cucina se la giocano su piatti di impianto moderno accompagnati da una selezione intelligente di vini naturali.
Ultima tappa, per non dimenticare il cibo di strada, il Nuovo Mercato di Testaccio, coi panini farciti con tutti i grandi classici, dal lesso alla “picchiapò” alle polpette. (Continua)
La ricetta del lesso alla picchiapò di Annibale Mastroddi
«Questa è una ricetta romana povera, di quelle “per non buttare via niente”, ma è anche uno squisito condensato di sapori che chiama la scarpetta» esordisce Annibale Mastroddi, guru dei macellai romani e buongustaio fino al midollo.