Roma è città che adora l’aria aperta. Anche un marciapiede senza vista può diventare un’attrazione gourmet. Il valore aggiunto sta nella molteplicità di luoghi dove storia e abbacchio, rovine romane e amatriciana, chiese barocche e carciofi alla giudìa formano un mix irripetibile. Come a dire, la suggestione dei bolliti e della cucina di stampo buon borghese del Bolognese in piazza del Popolo, il fascino di Palazzo Farnese dai tavoli all’aperto del raffinato Camponeschi, la semplicità gustosa del Roma Sparita nella piazza trasteverina di Santa Cecilia.
Per gli amanti del verde difficile sottrarsi alla varietà divertente del Vivi Bistrot, a Villa Pamphili, per un pasto ricco di citazioni esotiche o per i picnic della casa. Tra antichi casali, vigneti, orto biologico, alla Fattoria di Fiorano aria speciale, complice il gusto della proprietaria Alessia Antinori, e dei magnifici vini della casa.
Grande ristorazione d’albergo, dalla proposta bordo piscina del Giardino dell’Uliveto del Rome Cavalieri, a quella del Jardin de Russie. Qui la bella mano dello chef Nazareno Gabrieli e i consigli del geniale Fulvio Pierangelini, fanno viaggiare il palato. A Villa Borghese la spettacolare Casina Valadier, resa ancor più speciale dall’affaccio su tutta la città. E vicino al Ghetto, da Vecchia Roma, Raffaella Palladino ai fornelli e il padre Tonino alla “regia” offrono uno spartito di cucina romanesca e con brio.
La ricetta dell’insalata di calamari ripieni di Raffaella Palladino, Vecchia Roma – Roma
Raffaella Palladino ci mette molta passione e charme nel suo lavoro di cuoca, divertendosi a stuzzicare e a sedurre i palati dei suoi clienti con classici o gustose trovate. «Questo è un piatto semplice», spiega.