Non bisogna cascare nei tranelli del luogo comune. In questo caso l’idea dei Parioli come quartiere pigramente affezionato a un suo Nord borghese, ristorazione compresa. Anzi, oggi più che mai, il quartiere è un crocevia vivacissimo e curioso di percorsi e di esperienze. Basta percorrere lo storico Viale dei Parioli per rendersene conto.
Nella stessa strada coesistono infatti una storica pizzeria come la Pariolina, un locale fusion di stile californiano come il trendyssimo Duke’s, e ancora l’elegante Molto, luogo di divulgazione dei migliori sapori, prodotti e ricette tricolori, senza rincorse talebane a un improponibile “antico”.
In altre parole, un fenomeno analogo a quello che si può constatare nella vicina via Antonelli. In questo caso abbiamo la coesistenza di un tradizionale ristorante di cucina sarda come il Gallura (molto amato anche per il suo giardino pensile) e un luogo di grande sperimentazione gastronomica come Metamorfosi, creatura di Roy Caceres, irrequieto esploratore della materia gourmet e dei suoi formati.
La Sardegna resta una terza dizione importante: non a caso Ai Piani di via Denza i gourmet sanno di trovare una offerta che si rinnova in continuazione. Senza dimenticare il top della tradizione “borghese” ai Parioli espressa dal Ceppo, luminoso esempio di una cucina di carne e di pesce in supporto di notevole cantina.
La ricetta del tiramisù espresso
Ai Piani non si serve solo pesce di grande qualità, ma anche dolci sfiziosissimi. Il dream team del patron Marco Damusi completa con il formidabile Bruno Scano all’accoglienza, Franco Coco, regista appassionato tra sala e cucina e Cesare Cossu, bravo in sala e bravissimo pasticciere. La sua ricetta del tiramisù (che viene montato in sala davanti al cliente) è semplice.