Pecora, agnello, abbacchio sono parte indispensabile del paesaggio gastronomico della cucina tradizionale di Roma e della sua regione. Difficile quindi non trovare un ristorante di tradizione che non abbia la sua proposta. Nell’elegante Villa Laetitia si accompagnano alle atmosfere dannunziane del villino primo novecento rivisitazioni raffinate dell’agnello in salsa Villeroy. Mentre il punto di forza della Sora Lella all’Isola Tiberina è un agnello che viene da Acquapendente nella Tuscia, accompagnato da schiacciata di patate al rosmarino.
I patiti degli arrosticini (ci sono anche quelli di filetto) non mancano di divertirsi dal Signore degli Agnelli, sulla via Flaminia, notevole anche per il suo ‘lamburger’, tanto per restare in tema. Non si sottrae alla sfida dell’abbacchio a scottadito anche il formidabile Antonello Colonna, che lo esegue in una sua versione colta. Ma non delude nemmeno quello di Cesare al Casaletto, classico e saporito. Senza dimenticare il piacere dell’abbacchio croccante fatto espresso al forno (per due persone) di Danilo in via Petrarca o della gustosa tagliata di agnello con pane speziato e schiacciata di patate allo zafferano servita nella luminosa osteria dei Fratelli Mori dietro la Piramide.
La ricetta dell’agnello alla Provenzale di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
«Questa volta l’agnello lo famo alla provenzale», gioca Annibale Mastroddi, macellaio poeta di via di Ripetta.