Tra via Nazionale e dintorni e il modaiolo intreccio di strade di Monti si possono avere esperienze golose che toccano estremi opposti.
Il minimalismo spinto? Niente di meglio del mitico Buchetto di via del Viminale, dove regna il panino con la porchetta e lo sfuso dei Castelli, o anche le pizze e i fritti di Est Est Est da Ricci, un luogo che merita la visita già a partire dal décor inizio secolo.
Sul versante opposto regna il mitico Antonello Colonna, che ha fatto del suo locale un luogo a più velocità all’interno della cornice raffinata del Palazzo delle Esposizioni, che si tratti del lunch al buffet, o delle mitiche creazioni che hanno trasformato alle radici la cucina romana, modernizzandola e internazionalizzandola, nello spazio gourmet dietro a una ormai celebre porta di lacca rossa.
Spostandosi verso Monti, l’esperienza di uno chef innamorato delle proprie radici come Lucio Sforza si traduce in piatti ricchi di personalità e di citazioni di un territorio di grande interesse e saporicomela Tuscia, senza dimenticare un indirizzo trendy-chic che si muove lungo i diversi appuntamenti gastronomici della giornata come Urbana 47, un locale molto attento anche al capitolo street-food e materie prime bio.
La ricetta della porchetta fatta in casa di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
«Chiaro che quella vera fatta nel forno a legna non si batte», sentenzia con un sorriso Annibale Mastroddi, leader Maximo dei macellai di tradizione con bottega in via di Ripetta, «ma si può arrivare a un compromesso».