Pomodoro, mozzarella, fiori di zucca e… grilli tostati. Questa è la pizza “Grillo sparlante”, inserita nel menù della pizzeria Mangiafuoco di via Rismondo, a Trieste. La prima è stata sfornata il 12 aprile alle ore 18. L’idea è venuta a Alessandro Pribaz e Umberto Barucca, titolari del locale.
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I grilli arrivano da un’azienda tedesca
«Da qualche mese il consumo alimentare di questi insetti tiene banco – racconta Pribaz al Piccolo di Trieste –, quindi ci siamo chiesti: se al posto dei gamberetti fino a oggi avessimo mangiato grilli non sarebbe stata la stessa cosa? Così abbiamo cercato di capire quali siano le normative e dove reperire il prodotto con le dovute certificazioni».
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La pizzeria Mangiafuoco, dopo alcune ricerche, ha così ordinato una fornitura di grilli (esemplari di “Acheta domesticus”) da un’azienda tedesca che alleva insetti commestibili – spiega l’imprenditore –, alimentandoli esclusivamente con mangimi vegetali (pellet di mais e fecola di patate), senza l’uso di ormoni, pesticidi o antibiotici, assicurando un prodotto non Ogm, che rispetta le norme di igiene».
La pizza costa 15 euro, perché le specie commestibili di grillo vengono allevate in quantità ridotte in Europa. Ma piace la nuova creazione ai clienti. Pribaz spiega a Il Gusto: «Abbiamo venduto 16 pizze in poche ore, 10 mercoledì e 6 giovedì. I commenti di chi l’ha mangiata sono stati tutti positivi”.
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