La parigina non è né una pizza né una torta rustica, possiamo definirla una pizza rustica, buonissima e golosa. Immaginate l’impasto della pizza che accoglie il condimento a sua volta coperto da un fragrante strato di pasta sfoglia: che ve ne pare?
Se pensate che si tratti di una ricetta tipica della capitale francese, siete fuori strada perché pare che il termine parigina derivi dalla locuzione del dialetto napoletano “p’a reggina” che significa “per la regina”. La prima Parigina, infatti, fu preparata verso la fine del 1700 nelle cucine della reggia di Napoli per la regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, che fu conquistata al primo morso da quella deliziosa pizza preparata per lei.
Il ripieno
La ricetta classica prevede che il ripieno sia a base di pomodoro, prosciutto cotto e provola, ma sono dell’idea che in cucina sia bellissimo essere liberi di esprimersi come meglio vogliamo. Quindi spazio alla fantasia e ai ripieni che più ci piacciono! Vi lascio qualche esempio:
- broccoli, salsiccia e fior di latte;
- crema di zucca, speck e provola;
- prosciutto cotto, funghi e fior di latte.
Come si fa la parigina
Quindi, prepariamo l’impasto della pizza, a mano o in planetaria è uguale. Condiamo generosamente con il nostro ripieno e copriamo con uno strato di pasta sfoglia che bucherelliamo e spennelliamo con un uovo sbattuto. Mettiamo in forno per la cottura e, una volta pronta, lasciamola intiepidire prima di tagliare e gustare la nostra Parigina.
Se dovesse avanzare qualche pezzetto di Parigina ovviamente non si butta via: infatti, è buonissima anche il giorno successivo dopo averla riscaldata leggermente in forno. In alternativa, potete anche decidere di surgelarla. Un piccolo segreto? All’occorrenza potete scongelarla direttamente in forno…