Tutti in carrozza, oggi si frigge! Mozzarella in carrozza: panatura croccante e cuore filante che conquista grandi e piccini. Dorata, golosa, sfiziosa… quanti aggettivi perfetti per descrivere una ricetta come questa! Finger food irresistibile, prepararla in casa almeno una volta è d’obbligo.
La mozzarella in carrozza è un tipico antipasto di origine campana/laziale e, credetemi, è amore al primo assaggio. All’esterno c’è una panatura croccante, all’interno un cuore goloso e filante di mozzarella che, mangiato caldo, è davvero poesia e vi costringerà a fare il bis!
Segreti e ingredienti per la mozzarella in carrozza
Gli ingredienti sono semplicissimi: qualche fetta di mozzarella racchiusa tra due fette di pancarrè che poi vengono tagliate in triangoli. Poi si passa alla panatura: farina, uova, pangrattato, poi ancora uova e pangrattato. Il mio segreto per evitare che la mozzarella fuoriesca durante la cottura è proprio questo, fare una doppia panatura. Per evitare però di appesantirle troppo, faccio la doppia panatura solo sui tre bordi esterni. In questo modo sigillo bene la mozzarella ma evito di creare uno strato troppo spesso intorno a tutta la mozzarella in carrozza.
Altri due segreti per ottenerla a regola d’arte sono:
- Asciugare la mozzarella dopo averla tagliata a fette. Tamponando la mozzarella con carta assorbente da cucina eliminerete il liquido in eccesso il che è fondamentale per ottenere una mozzarella in carrozza asciutta fuori e morbida dentro.
- Scegliere un pangrattato non troppo fine. Optare per un pangrattato tritato più grossolano vi farà ottenere una crosta esterna ancora più croccante che esalterà al massimo il ripieno morbido e filante.
Curiosità e rivisitazioni della mozzarella in carrozza
Una curiosità: sapete il perché di questo nome? Con “carrozza” si indica la panatura esterna, ecco perché “mozzarella in carrozza”!
Ovviamente quella che vi propongo io è la ricetta base e il suo gusto è molto delicato. Potete scegliere di arricchire il ripieno con, ad esempio, un’alice oppure dei pomodori secchi o, semplicemente, qualche foglia di basilico. Insomma, largo alle rivisitazioni!