Una Sicilia creativa e moderna tutta da gustare nel bistrot tra i grattacieli di Porta Nuova, dove pescato eccellente e prodotti della terra si fondono in abbinamenti inediti che evocano profumi e sapori tipici di quelle ricette che le nonne siciliane preparano da sempre con tanto amore. È l’idea di cucina che lo chef Matteo Casamichela, in omaggio alla sua terra natia, propone da Mammarà (nonna in dialetto messinese). Lo fa con piatti che prendono spunto dalla tradizione gastronomica siciliana e dalle sue preparazioni più classiche, realizzati in chiave contemporanea per stuzzicare e incuriosire i palati più esigenti. Con un menu dove gli antipasti diventano Avances, i primi Tentazioni, i secondi Capricci e Coccole i dolci.
Imperdibili la tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo riserva Paolo Giacalone con mango e olio al basilico. O il carpaccio di ricciola con polvere di pistacchio di Bronte e gelato al tartufo (delicato e non invasivo, stupefacente per quanto azzeccato). Così come il Tuffolo “Pastificio Agricolo Mancini” croccante ripieno di sugo di sarde alla catanese, finocchietto e zafferano. O la zuppa di mare mediterranea, il croccante al pistacchio, salsa di frutti rossi alle braci, spuma di fondente di Modica e petali d’oro 23k. E ancora il gelato al pane raffermo, olio EVO e salsa al vino. Da segnalare la cucina a vista con bancone chef table e tavoli nel dehors disponibili tutto l’anno.
Mammarà. Milano, via Viviani 8; tel: 02/36517928; aperto a pranzo e cena, da martedì a sabato; domenica e lunedì solo a pranzo; costo medio 45 euro.
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