Quanto sappiamo di ciò che è contenuto in ciò che mangiamo? Forse davvero molto poco, anche perché senza accorgercene ingeriamo diverse quantità di metalli, alcuni nocivi e altri assolutamente indispensabili per l’equilibrio e il benessere psico-fisico. La dottoressa Anna Antonini, nel suo saggio L’importanza dei metalli nella dieta, aiuta a distinguere tra i vari tipi di metalli contenuti nel cibo.
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Non vanno infatti considerati solo i metalli più noti (calcio, ferro, sodio e potassio), ma anche altri, meno conosciuti, che influiscono comunque in modo determinante sul nostro organismo (vanadio, molibdeno, cobalto).
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La biologa e nutrizionista, specializzata anche in Patologia clinica, nel saggio spiega in modo semplice come tenere sotto controllo i vari metalli presenti nei diversi alimenti, ricorrendo ad una dieta bilanciata e varia. Nel libro ci sono anche indicazioni utili sull’utilizzo di due strumenti preziosi: il mineralogramma, l’esame più dettagliato per misurare la presenza di metalli nell’organismo, e la terapia chelante, che permette di curare alcune forme di intossicazione da metalli pesanti. Conoscenza, prevenzione, controllo e cura sono quattro capisaldi da non trascurare mai nella scelta dell’alimentazione e della salute.
Anna Antonini, L’importanza dei metalli nella dieta, L’Età dell’Acquario Edizioni, 204 p, 16,50 euro
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