A Roma la cultura del dolce sta lentamente evolvendo, dalla crostata ricotta e visciole al maritozzo con la panna (peraltro oggi rivisitati con affettuosa intelligenza) si è così passati anche ai sapori di Oltre Oceano o alle contaminazioni col salato. Crescono le pasticcerie, ma cresce anche l’offerta dei migliori ristoranti, impegnati a stimolare gusto e fantasia anche al momento pigro del fine pasto.
Basti pensare al mix complesso e concettuale di castagne caki e assenzio del Fata Verde del Pagliaccio confrontato con un classico del Ghetto come le palle di ricotta fritte, le “palle di
nonno” proposte da Piperno. Così, allo stesso modo, si salta dal glorioso maritozzo con la panna di Roscioli Caffè alla fusion della mousse al cioccolato bianco gelatina alla camomilla salsa ai lamponi e frolla al limone proposto da Stella Shi, chef giovane e di talento di Cu_Cina Food Roots alla Salita del Grillo.
O ancora i profumati profiteroles al mandarino del rinnovato Marzapane, il Monte Bianco con le castagne del viterbese dell’Enoteca Regionale Vyta in via Frattina. Coi fuochi d’artificio finali di Dolce al quartiere Africano con la sua sterminata carta di dolci di ogni genere.
La ricetta degli scones di Chiara Bedini, Babingtons – Roma
Chiara Bedini, raffinata espressione di Babingtons, racconta con grazia una delle infinite varianti degli scones.
Ingredienti
- Farina 1 kg
- Bicarbonato 3 cucchiai
- Cremor Tartaro 3 cucchiai scarsi
- Burro 250 g
- Latte 600 g
- Uvetta sultanina 200 g
- Uovo
Preparazione
Step 1
Mescolate farina, bicarbonato e cremor tartaro.
Step 2
Aggiungete il burro tagliato in piccoli frammenti, il latte e l’uvetta e procedere a impastare.
Step 3
Poi tirate l’impasto col matterello e ricavate i vostri scones con un piccolo bicchiere.
Step 4
Disponeteli su una teglia di carta da forno, spennellate con uovo battuto e cuocete a 220 gradi per 12-15 minuti.
Step 5
Tè consigliato: Scottish blend, miscela di Ceylon e Assan.
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