Kohaku, l’arte nipponica che trasforma i piatti in sculture

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    chef cuoco

    Portate che sembrano opere d’arte, tra forme scultoree e tocchi di colore. E un percorso di gusto concepito come un viaggio, per approfondire la cultura giapponese. L’alta cucina nipponica conquista Roma con Kohaku, realtà specializzata nella cucina kaiseki, ritenuta la più raffinata al mondo, che propone due percorsi di degustazione affidati ad altrettanti chef. Il puro kaiseki è firmato dallo chef Hideyuki Matsushita, il kaiseki sushi dallo chef Kazuaki Kawane.

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    «Qui si viene per provare un elegante pasto della tradizione che si snoda attraverso un importante percorso che alterna tante portate gastronomiche», spiega la titolare Sabrina Bai. L’iter Sushi Kaiseki inizia con il sake e prosegue con dodici portate, in studiato ordine, dall’antipasto a una piccola zuppa, poi nigiri, pesce alla griglia, brodo e così fino al dolce.

    Il sake apre anche la degustazione Kohaku Kaiseki, che, con nove portate, tocca le cinque tecniche di cucina nipponica: taglio, sobollitura, cottura al vapore, frittura e griglia. Si va dalla crema di patate dolci e cipolla lavorata con crema di latte fino a sashimi, filetto di spigola in panure fritta, brasato di maiale e molto ancora, incluso un omaggio alla cucina francese, con lo Shiizakana, filetto di carne piemontese con riduzione di Madeira, foie gras alla griglia e crocchetta di patate. Ottime pure le proposte per pranzo. Non semplici pasti ma veri assaggi di filosofia del gusto.

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    Kohaku

    Roma, via Marche 66, lun-sab 12.30-15; 19.30-22.30, 0645665202, costo degustazione 120 e 180 euro, chef: Hideyuki Matsushita e Kazuaki Kawane, kohaku.superexperience.com

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