Il MAXXI e l’Auditorium, ma anche il Teatro Olimpico rendono il quartiere Flaminio un luogo vivacissimo e moderno di cultura. Una vivacità che si prolunga anche in un’offerta gastronomica molto variegata. Basterebbe la pizza, da sola, per dimostrarlo. Con la coesistenza a poca distanza, l’una dall’altra, del Buchetto, luogo cult della versione scrocchiarella romanesca e della sede nella Capitale di Michele, mito della vera pizza napoletana.
Ma troviamo anche una grande star della grande cucina creativa come Riccardo Di Giacinto di All’Oro, che stupisce con classici come il rocher di coda alla vaccinara nella cornice di un raffinato, modernissimo Hotel, The H’All. Insieme al rigoroso e intrigante stellato Kotaro Noda, stellato di scuola marchesiana, capace di far coesistere nel suo Bistrot 64 suggestioni romane e contaminazioni del Sol Levante.
Oriente con una spruzzata di fusion trendy anche nell’elegante Finger’s, mentre sempre nel filone internazionale, troviamo un soffio di Francia nel Claire Bistrot, è un felice mix di Mediterraneo e Oltre Atlantico nel dinamico Bubi’s.
La ricetta degli involtini alla romana di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
«Al mercato Flaminio, Banco 57, lavora mio figlio Leandro sotto un’insegna che non lascia dubbi, Il Piacer delle Carni», racconta fiero Annibale Mastroddi, guru dei macellai romani. «Tanti sono i piatti che amiamo, ma ce n’è uno in particolare. I classici involtini alla romana! Meglio non avere pane in tavola…se no finisce il sugo e non avete più condimento per dei buoni bucatini». Ecco allora come prepararli.
