Le Feste hanno devastato ogni piano dietetico, d’accordo. Per tornare in pace con la bilancia la dieta è obbligatoria, certo. Ma non si può nemmeno non considerare che, per un gourmet impenitente, si possono rispettare i buoni precetti senza per questo mortificare il palato.
Inutile dire che la via più facile passa per i ristoranti di pesce, dove tra crudi, tartare, proposte leggere di forno o di vapore non è difficile trovare la buona soluzione. Da non perdere quindi le alzate con crudi e tartare del Tempio di Iside, a due passi dal Colosseo, un indirizzo di rara qualità per la materia prima e per la saggezza con la quale viene trattata.
Allo stesso modo non delude un altro grande classico come Chinappi, che insieme alla sua felice tradizione ispirata al mare di Formia, si è aperto anche a creatività adriatiche, affiancando al menù tradizionale le invenzioni di un bravo, giovane chef fanese doc.
Uscire dall’Italia? Perché no. Soccorre in questo caso il raffinato Oriente di Zuma e di Green T, ma anche la Londra Vittoriana dei the e delle insalate di pollo o di salmone di Babington’s. Senza dimenticare che dilagano indirizzi tra il vegetariano e il vegano che sapranno conquistare anche i più diffidenti: provare per credere Fiore Crudo e Vapore o il raffinato Écru.
La ricetta dell’insalata di Quinoa con calamari al pepe rosa, ananas, melograno e coriandolo fresco di Guido Anastasio Pugliese
Guido Anastasio Pugliese, ama i sapori fusion, non meno dei classici tricolori. Per “riprendersi dalle Feste” propone questa ricetta.