«Non si può insegnare il gusto, noi nel nostro settore lo possiamo al massimo ingentilire. Che cos’è infatti il cibo se non trascendenza ed emozione?». Debora Massari, co-founder e board member di Iginio Massari Alta Pasticceria e tra le 100 Woman 2022 per Forbes, interviene al Roma al TEDx LUMSA.
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Durante l’intervento, Massari, tra i 12 protagonisti dell’edizione dal tema “Get on the future”, passa in rassegna le varie fasi della produzione di un prodotto di pasticceria puntando al risultato fatto non solo di qualità degli ingredienti e di tecnica, ma dell’esperienza sensoriale e della memoria che suscita in chi assaggia. «L’esperienza parte dalla nostra storia – spiega – Passa attraverso il racconto, la narrazione, il nostro percorso. Una raccolta di stimoli, una interpretazione associativa in cui si vanno a ricercare quelle altre sensazioni che sono già presenti nella nostra banca esperienziale. Non a caso, tendiamo a giudicare positivamente qualcosa che già conosciamo, oppure che ci ricorda dei momenti di felicità».
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Processi di standardizzazione, competenze, tecniche applicative, portano tutti alla componente umana che non può non trascendere dal prodotto cibo. «Si può dire che manca un po’ di cultura? Penso di sì. Quante volte ciascuno di voi, per esempio in un ristorante, ha chiesto o ha sentito chiedere: “Che dolci fate a mano?” Oppure, “sono fatti in casa?” Come se la mano o la produzione propria identificassero la certezza della qualità? Non è così». Il panettone, come qualsiasi altro prodotto di pasticceria, «è buono perché è vero, perché è la storia di un uomo e del suo testimone raccolto dai suoi figli: è un atto d’amore».
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