Il pollo porta immediatamente alla campagna di Roma, ai suoi orti e ai suoi cortili. Ma anche, e non meno, al mondo. Le strade sono molteplici. Specie in una città con una nutrita e qualificata pattuglia di “etnici“, le scelte possibili non mancano, sia che si opti per la fusion raffinata di Zuma che per le diverse variazioni regionali: indiane, arabe (con gloriosi kebab), ma anche europee, con tutta la famiglia dei sandwich, a partire dalla espressione massima del “panino d’élite”, il club sandwich (magnifiche qui le versioni alberghiere, prima fra tutte quella proposta, con valore aggiunto della vista, al roof dell’Hotel Eden).
Ma sul pollo si mettono in campo anche i creativi, come succede dal mitico Pipero in corso Vittorio Emanuele, davanti alla Chiesa Nuova dove lo si gusta in forma di salsicciotto con la pelle croccante. Quanto ai classici, Roma non se ne fa mancare nessuno.
Il pollo coi peperoni di Claudio Gargioli di Armando al Pantheon è un vero inno al piatto povero che si fa ricco per un giorno. Senza dimenticare il meraviglioso girarrosto del raffinato Molto ai Parioli, o le super “pop” fettuccine con le “regaje” di Arcangelo Dandini dell’Arcangelo, nel suo scanzonato indirizzo in Prati.
La ricetta del cappone ripieno di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
“E chi non lo ama il pollo? Meglio un cappone, però?”, esordisce Annibale Mastroddi, macellaio di via Ripetta.