ll grillo domestico, o «del focolare», è il terzo insetto autorizzato come nuovo alimento nell’Ue. Lo ha annunciato la Commissione europea, dopo il parere scientifico positivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il via libera dei paesi Ue. I grilli potranno essere commercializzati nel mercato unico interi congelati, interi essiccati e in polvere, come snack o come ingrediente prodotti alimentari.
Le due precedenti autorizzazioni riguardavano il tenebrione mugnaio, meglio noto come tarma della farina, e la locusta migratoria. Già parte della dieta quotidiana di centinaia di milioni di persone nel mondo, negli ultimi anni l’interesse negli insetti come alimenti è cresciuto in Europa.
La strategia Ue «dal produttore al consumatore» (Farm to Fork) li identifica come una fonte alternativa di proteine a basso impatto ambientale. Nell’ambito di Orizzonte Europa, il programma Ue per la ricerca e l’innovazione, le proteine da insetti sono considerate una delle aree chiave.
«L’uso degli insetti come fonte alternativa di proteine non è nuovo – spiegano a Bruxelles – poi spetta ai consumatori decidere se li vogliono mangiare o meno». C’è infatti anche un interesse di mercato, con la corsa delle imprese alimentari più innovative, anche italiane, a proporre prodotti che sostituiscono le fonti tradizionali di proteine.
È di un’azienda nazionale, ad esempio, la domanda di applicazione per la commercializzazione della farina di grilli. Ma le domande presentate all’Efsa per gli insetti sono solo 9 su 190. «Dall’entrata in vigore del nuovo regolamento Ue sui novel food, nel 2018, abbiamo assistito a un forte aumento delle domande per nuovi prodotti alimentari, comprese in particolare nuove fonti proteiche alternative», dice all’ANSA Ermolaos Ververis, del team Efsa sui nuovi alimenti. Parliamo soprattutto di prodotti di origine vegetale, da alghe o funghi. L’esempio è l’estratto da fagiolo mungo, che ha ricevuto l’ok dall’Autorità in ottobre, per la sostituzione delle uova nell’industria alimentare. E sono in arrivo concentrati ed estratti proteici da lenticchie, riso e piselli.
L’Ue «mette i grilli nel piatto e toglie il vino dal bicchiere», attacca Coldiretti, in riferimento al voto sul piano anti-cancro della settimana prossima all’Europarlamento, «che rischia di demonizzare il consumo di vino con misure come allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette l’aumento della tassazione o l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea»