Nato nel 1920 dall’errore di un giovane cuoco che inserì una fettina di formaggio all’interno del panino, oggi il cheeseburger è il preferito degli italiani. In Italia mangia hamburger un italiano su tre e Milano è la città che più ama questa specialità, davanti a Roma e Cagliari. Seguono Bologna, Firenze, Monza, Bergamo, Bolzano, Busto Arsizio e Modena, che chiude la top 10 delle città “burger lovers”. Almeno questo è quanto emerge dalla ricerca commissionata da Deliveroo, la piattaforma online di food delivery, per celebrare, l’International Hamburger Day.
Fish burger di salmone: l’hamburger di pesce facile e buonissimo!
Diventato piatto nazionale negli Usa, dove se ne consumano oltre 50miliardi ogni anno, l’hamburger deve il suo nome alla città tedesca di Amburgo, dal cui porto partivano, nel XVII secolo, le navi per l’America e dove era in voga un piatto a base di carne macinata. Per quanto riguarda il suo esordio nel Nuovo Continente una versione della storia lo fa risalire al 1758 con una ricetta chiamata “Hamburg Sausage”.
Un’altra lo fissa a metà del 1800 quando, una compagnia di crociere conosciuta come Hamburg America Line, serviva panini ripieni con polpette di carne ai suoi clienti. Di sicuro il panino come lo conosciamo oggi venne presentato ufficialmente alla Fiera mondiale del 1904 a St. Louis, un evento durante il quale vide la luce un altro prodotto diffuso in tutto il mondo: il cono gelato.
Entrato da subito nei menù dei ristoranti, l’hamburger deve la sua diffusione a livello globale alle grandi catene specializzate che, seguendo tutta la filiera dal campo alla griglia, ne hanno fatto un cibo popolare con prezzi che arrivano a meno di un euro a panino. Di contro, il nuovo trend sono gli hamburger gourmet, ideati da chef di fama mondiale e ben più costosi.
È tutta polpa nostra: la ricetta dell’hamburger spaccacuore
Con 2000 euro, per esempio, si può assaggiare l’hamburger dello chef Diego Buik, del ristorante South of Houston a L’Aia. Certificato dal Guinness World Record come il più costoso al mondo, è composto con astice marinata in un infuso di gin, caviale, foie gras, tartufo, carne giapponese Waygu e Black Angus, formaggio Remeker, prosciutto iberico, il tutto condito con una salsa con vaniglia del Madagascar, soia, zafferano e caffè Jamaica Blue Mountain. E se non bastasse, il bun (il tipico panino dolce che racchiude la “patty”, la polpetta schiacciata) è ricoperto con una foglia d’oro da 24 carati.
Ma la nuova frontiera dell’hamburger è green. Infatti, sempre secondo la ricerca di Deliveroo, gli ordini di hamburger veggie sono aumentati. Trend sfruttato anche dalla grande distribuzione alimentare e dalle multinazionali di burger tradizionali che hanno approntato delle linee dedicate per evitare che il panino vegan entri in contatto con prodotti di origine animale.
Hamburger di lenticchie, crispy fuori e cremoso dentro: la ricetta vegan
Non è vegano e non deriva da animali vivi, l’hamburger realizzato con carne artificiale. Prodotto da cellule staminali di manzo, quando è stato creato, nel 2013, da Mark Post della Maastricht University e fondatore della Mosa Meat, costava 250.000 euro e pesava appena 150 grammi. Oggi i ricercatori stanno lavorando all’industrializzazione del processo produttivo che dovrebbe portare, fra qualche anno, alla commercializzazione dell’hamburger su larga scala.
Infine, per festeggiare l’Hamburger Day con gli amici a quattro zampe basta ordinare il menù “Dog Lover” di Bun Burgers di Arese (Milano). Arriverà a casa l’hamburger classico, 100% bovino, cotto sulla piastra senza aggiunta di sale e sminuzzato in modo da realizzare degli straccetti di carne. Al posto del panino, la carne viene servita con un biscotto per cani.
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