Immagina di essere invitato/a alla finale di un contest dedicato ai giovani pizzaioli, vedere 10 giovanissimi talenti dell’arte bianca sfidarsi tra pizze classiche e rivisitate, sentire il profumo del forno a legna che pervade la sala e assaggiare pizze appena sfornate qua e là… Ecco, è quello che è successo lunedì 2 dicembre, quando insieme a MoltoFood sono andata a Napoli, alla finale del concorso Giovane Pizzaiolo dell’anno, dedicato ai pizzaioli della Generazione Z e promosso da Il Mattino.
Pizza e farina Mulino Caputo, una magia lunga 100 anni
In questa occasione ho avuto il piacere di conoscere di persona Antimo Caputo, amministratore delegato dell’azienda di famiglia Mulino Caputo, brand che oltre ad essere main sponsor dell’evento, è anche considerato dal 1924 “il Mulino di Napoli”. Vi rendete conto? 100 anni di storia, lavoro e amore per un ingrediente sacro e insostituibile come la farina!
In una breve intervista, ho chiesto ad Antimo Caputo quale fosse, secondo lui, l’ingrediente speciale che trasforma un semplice disco di impasto in un cibo che nutre cuore e anima come la pizza. E la sua risposta mi ha ammaliata. “La magia”, ha detto. La magia di due alimenti primordiali come acqua e farina che incontrandosi danno forma a un impasto tanto semplice quanto complesso. La magia della lievitazione che lentamente rende questo impasto leggero e alveolato. E per finire, la magia delle mani del pizzaiolo che con la sua sapienza lo stendono e lo condiscono.
Le farine Mulino Caputo hanno aiutato i giovani partecipanti a dare forma ai loro panetti. Ciò che differenzia queste farine dalle altre è la macinazione lenta, un processo che mette al primo posto il rispetto per la materia prima e le sue proprietà organolettiche. Ciò che mi è chiaro, dopo una giornata a Napoli immersa tra pizzaioli e giornalisti gastronomici, è che qui Mulino Caputo non è solo un marchio ma è un vero e proprio credo! Il credo di chi fa della passione per l’arte bianca il proprio presente e il proprio futuro, proprio come la famiglia Caputo che da 100 anni si tramanda, di generazione in generazione, i segreti per farine di qualità superiore.