Voi sapete quali sono i segreti per ottenere dei gamberi in tempura super leggeri e super croccanti?! Se la risposta è «No», ve li svelo io! Prima però, qualche curiosità.
Perché si chiama tempura?
Siamo sempre abituati a ricollegare la tempura alla cucina giapponese, ma in realtà questo piatto non ha origine in Giappone e nemmeno nella vicina Cina. Infatti affonda le sue origini in Europa ed ha a che fare con la religione cristiana.
Secondo fonti storiche la tempura venne importata nel paese nipponico dai Portoghesi e dagli Olandesi entrati in contatto con il Giappone grazie al commercio.
Questo tipo di ricetta sembra che venisse preparata in concomitanza dei “Quattro Tempora” – tradizione cristiana del IV secolo – che prevedeva l’astinenza e il digiuno ecclesiastico in quattro giorni durante l’anno in corrispondenza, più o meno, del cambio delle stagioni.
Questa tradizione originariamente fu creata con lo scopo di digiunare completamente durante i giorni indicati, successivamente ci si limitò all’astinenza dal consumo di carne. Così nacquero diverse usanze e ricette a base di pesce e verdure da preparare in queste occasioni. Da qui naque la “Tempura” che prende il nome appunto dalla tradizione dei Quattro Tempora.
Ovviamente in Giappone, con la sua cultura e tradizioni, venne presa con tutt’altro spirito e oggi viene considerata una ricetta tradizionale tipica senza alcun riferimento con la religione cristiana.
Qual è la differenza tra tempura e pastella?
La tempura e la pastella sono due composti che vengono preparati per avvolgere e proteggere i cibi durante la frittura.
In realtà la tempura è un tipo di pastella che, però, si differenzia da quest’ultima per gli ingredienti che vengono utilizzati e per la temperatura.
Infatti la tempura viene preparata con farina di riso e acqua frizzante freddissima; mentre nella pastella possono essere utilizzati farina “00”, uova, lievito, birra o latte.
Inoltre la pastella viene fatta riposare, mentre la tempura è già pronta per essere utilizzata.
È proprio lo sbalzo termico della tempura che la rende leggerissima e super crunchy!
Ma quindi, come si fa la tempura? Ecco i segreti
- Bisogna pulire i gamberi eliminando carapace e intestino, ma lasciando la coda (in questo modo sarà più semplice immergerli nella pastella);
- Per la pastella l’acqua frizzante deve essere freddissima (potete anche metterla un po’ in freezer prima di unirla alle farine);
- Per ottenere un fritto super leggero e croccante utilizzare una parte di farina di riso;
- Scaldare l’olio di semi fino a raggiungere i 170 gradi prima di friggere i gamberi;
- Scolare i gamberi su carta assorbente una volta pronti, in questo modo perderanno l’olio in eccesso e non risulteranno unti.
Vi assicuro che seguendo questi passaggi otterrete dei gamberi in tempura ancora più buoni di quelli del ristorante!
Tutto pronto per friggere? Prima però, salva queste ricette per dopo: