Il piacere del fritto ci riporta a una dimensione felice e infantile del buono da mangiare. Di tradizione popolare, ma non solo, come street food di mare diventa il goloso cartoccio, il “cuoppo“, come si dice a Napoli. A Roma sono molti gli indirizzi dove godere di un buon cartoccio, come è il caso di Fish Lab vicino a Ponte Milvio. Ma le possibilità per i golosi sono davvero tante.
In abbinamento con le verdure in cartoccio è il punto di forza di Pesci Fritti a Campo de’ Fiori, mentre i calamari si accompagnano ai carciofi nella sontuosa versione della Rosetta al Pantheon. Senza però trascurare l’ottimo abbinamento dei carciofi con le alici proposto dai Piani ai Parioli. Chinappi a Porta Pia punta tutto sulle sogliole, ma il piacere del gran fritto, quello dove c’è tutto, ma proprio tutto, si trova da Meglio Fresco a Boccea.
Il fritto si presta poi anche a esplorazioni più audaci. Da Zuma, nel cuore del triangolo dello shopping, il piacere della frittura giapponese di calamari si contrappunta di lime e peperoncino verde, mentre al trendyssimo San Lorenzo di via dei Chiavari Enrico Pierri gioca alla fusion friggendo le ostriche in tempura con gel di wasabi e cipolla.
La ricetta della murena fritta di Arturo Scarci, ristorante Meglio Fresco – Roma
«In primo luogo, usate solo la parte superiore della murena, che è quella più gastronomica», spiega Arturo Scarci, guru del mare di Meglio Fresco a Boccea. «Poi l’unica complessità, dopo aver tagliato il pesce a tocchetti (mi raccomando, non spellatela), sarà quella di pulire al meglio possibile dalle spine la vostra murena». Ecco quindi come preparare la murena fritta.