Il frico friulano, lo capiamo subito dal nome, è una ricetta tipica del Friuli Venezia Giulia, in particolare sembrerebbe essere originaria dei monti della Carnia. All’aspetto è molto simile ad una frittata, ma è più simile a una torta di patate e soprattutto si prepara senza uova. Si tratta di una preparazione composta da cipolla che viete tritata finemente e cotta in padella insieme alle patate grattugiate. Poi si aggiunge il formaggio Montasio che in cottura si scioglierà e renderà questo piatto una vera prelibatezza!
Il risultato finale sarà dorato e croccante all’esterno e morbido e filante all’interno… una goduria!
Può essere servito come secondo piatto, come piatto unico o anche durante un aperitivo con gli amici. La tradizione prevede che sia servito con della polenta che ci sta benissimo insieme.
Storia e origini del frico friulano
Una bontà che ha origini povere e contadine, il frico è un piatto nato originariamente per riciclare gli avanzi di formaggio. Oggi ne esistono numerose versioni a seconda della zona in cui il piatto viene preparato e le famiglie custodiscono la ricetta di questo piatto che viene tramandato di generazione in generazione.
Montasio DOP: l’ingrediente fondamentale
Il Montasio DOP è il formaggio con cui viene preparato il frico secondo la ricetta tradizionale. Viene prodotto rigorosamente in Friuli Venezia Giulia e il latte utilizzato per realizzarlo viene lavorato a crudo o termizzato (non pastorizzato). È un formaggio a pasta cotta semidura. Nel Montasio giovane la crosta è liscia, elastica e compatta, di colore marron chiaro; la pasta è compatta bianca o giallo paglierino. Man mano che aumenta il periodo di stagionatura la crosta si fa più secca e la pasta diviene granulosa e friabile.