Gli italiani e le festività: dai regali agli addobbi, oltre 1 famiglia su 2 (58%) spenderà lo stesso budget dello scorso anno, mentre il 33% anche di più. Complice l’entusiasmo di un ritorno alla normalità e alla possibilità di stare insieme, questo è il periodo ideale per riunire attorno a una tavola imbandita i propri affetti, godendo insieme della gioia del buon cibo.
Fondazione Barilla, nel celebrare la gioia del cibo, propone per le festività 5 ricette con cui portare in tavola piatti al contempo gustosi, sani e rispettosi della nostra Terra, suggerendo anche alcuni consigli semplici per un agire responsabile e attento al tema dello spreco. Le appetitose proposte vanno dal Tortino di Natale alla Fregola sarda con arselle, dall’Insalata di cavolo nero, melagrana e mele verdi fino alle Crocchette di lenticchie rosse e patate al coriandolo, per concludere con gli Sformatini dolci di pane e mandorle.
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Il ricettario
A queste idee da provare in cucina, Fondazione Barilla dedica una nuova sezione del suo sito, nella quale trovare un ricco ricettario con tante idee buone e creative per ogni pasto della giornata. Ricette descritte con un approccio del tutto nuovo che racconta le caratteristiche di ogni piatto, sia da un punto di vista nutrizionale, sia da un punto di vista ambientale. «Il cibo è gioia, piacere, convivialità. Ma anche uno strumento per far bene alla nostra salute e quella dell’ambiente. La Fondazione Barilla vuole diffondere tra le persone questa consapevolezza», spiega Riccardo Valentini, Advisor della Fondazione Barilla.
«Con piccole azioni quotidiane possiamo costruire un futuro più sano e in armonia con la nostra Terra. Il nostro nuovo ricettario rappresenta un esempio concreto per iniziare a farlo, senza rinunciare al cibo che amiamo». Gli ingredienti chiave delle nostre proposte natalizie? Amici della nostra salute e di quella del Pianeta e perfetti per questo periodo di festa: frutta e verdura di stagione, che generalmente necessitano di meno energia per essere prodotte. Legumi, di cui esistono tantissime specie e rispettosi della biodiversità. Molluschi, noti per essere dei naturali purificatori dell’acqua.
Alimenti che, in vista delle festività, possono essere rielaborati in proposte culinarie sfiziose e creative, per la gioia del nostro palato ma anche per quello dei nostri familiari o amici. Attraverso piccoli accorgimenti possiamo inoltre prevenire lo spreco alimentare, e ottenere notevoli benefici per l’ambiente e non solo. Nei Paesi ad alto reddito lo spreco alimentare per famiglia rappresenta più di un terzo dei costi per il cibo. Adottando comportamenti anti-spreco, sarebbe possibile risparmiare fino a 450 euro l’anno a famiglia. In accoppiata alle ricette, non dimentichiamo gli ormai noti Food Facts di Fondazione Barilla.
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Guida per grandi cambiamenti
Questi suggerimenti per ristabilire una sana relazione tra cibo, persone e pianeta, sono raccolti in un piccolo volume dal titolo “100 Food Facts – Piccola guida per grandi cambiamenti”, che si può richiedere gratuitamente sul sito della Fondazione Barilla www.fondazionebarilla.com e che rappresenta la lettura ideale per iniziare il 2023 con un approccio innovativo e consapevole al cibo e alla sua centralità. Dunque, tante novità sul sito della Fondazione di cui l’ultima è appunto un ricettario con un approccio inedito, che offre proposte dolci e salate suddivise per stagionalità e per provenienza geografica. Proprio quest’ultima sezione è stata realizzata grazie al contributo di ALMA – Scuola Internazionale di Cucina Italiana e del suo network globale di istituti culinari da Canada, Messico, Sudafrica, Malesia e Giappone.
«Come educatori gastronomici e cuochi sentiamo il dovere di consigliare le persone e guidarle nelle proprie scelte alimentari» ha dichiarato Andrea Sinigallia, Direttore Generale di Alma. «Per questo siamo lieti di aver affiancato la Fondazione Barilla in questo viaggio gastronomico. Ci auguriamo che le tante ricette proposte possano rappresentare uno stimolo al cambiamento e a reinterpretare il cibo come una fonte deliziosa non solo per la salute del corpo, ma anche come passo avanti per prendersi cura della nostra Terra».
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