Rito inglese di fine ‘800 associato alle battute di caccia poi, negli anni del dopoguerra, luogo intermedio tra prima colazione e pranzo di mezzogiorno. Il brunch è diventato dagli anni ‘30 una moda americana che si è ampiamente diffusa anche nei paesi europei. Oggi il brunch è di moda anche a Roma. Luogo di elezione, gli alberghi, ma non solo. Perché le famiglie hanno scoperto il piacere di una formula dove i piatti al buffet si accompagnano a servizi accessori. Come succede a Testaccio al Ketum Bar con le animazioni per i bambini.
Tutto espresso nello spazio ovattato dell’Hotel de’ Ricci, dietro via Giulia, che offre anche camere che dispongono di piccole cantine con etichette assolute, oltre a uno spazio speciale dedicato agli amanti dei sigari.
Fabio Ciervo, chef stellato del Giardino dell’Hotel Eden propone un brunch di alta cucina tutto dedicato ai sapori delle regioni italiane. Questo mese tocca al Lazio e i clienti possono divertirsi con la frittata di cipolle e guanciale, con gli inarrivabili spaghetti cacio e pepe, o con l’abbacchio alla scottadito, insieme a infiniti sfizi, dolci e salati. Ma non va dimenticato che i classici anglosassoni, dal salmone ai pokè, dalle uova strapazzate agli hamburger, come si possono trovare al rinnovato bar Hungaria dei Parioli, o da Coromandel, angoletto di gusto newyorchese alle spalle di piazza Navona.
La ricetta dei pancake Flavio Scannavino, Hotel de’ Ricci – Roma
Flavio Scannavino, general manager gourmet dell’Hotel de’ Ricci, racconta in prima persona i loro pancakes.