«Sempre nuovo ed immaginoso». Così lo scrittore ottocentesco Francesco Regli descriveva arte e stile di Gaetano Donizetti. «Quando severo e sublime, quando tutta eleganza e tutto fiori». Ed è proprio a questa varietà di visioni che guarda “Don Pasquale”, anima del Maalot Roma, che ha trovato sede nell’edificio in cui, dal 1828 al 1837, abitò il compositore, come ricordano una targa all’esterno e i menu del bistrot, disegnati come programmi d’opera, che illustrano le creazioni dello chef Domenico Boschi.
Più che una Carta, l’espressione di una precisa filosofia, che ha il suo cuore in una proposta elegante e sorprendente, sin dal “teatro”: ispirato a un giardino d’inverno, infatti, il ristorante seduce, offrendo uno spazio intimo, dallo stile quasi fuori dal tempo, nel cuore della città. E così dal “Preludio” del Crudo di mare si passa al “Primo atto”, con Linguine ajo, ojo e scorfano, dal “Cambio di scena” del Don Burger, con manzo, cheddar e cicorietta, all’“Intermezzo” di insalate golose, e oltre, il risultato, è una coinvolgente partitura di sapori, tra carne e pesce, che, accosta “note” tradizionali al brio di altre inattese, dal respiro internazionale, in un crescendo di gusto, che prende le mosse dalla storia, per vocazione del luogo, ma sa andare ben oltre, sperimentando nuovi modi di intendere ricette e, più in generale, tavola, conquistando occhi e palato, ad ogni assaggio.
DON PASQUALE. Roma, via delle Muratte 78; telefono: 06878087; www.hotelmaalot.com/it/ristorante-don-pasquale-roma; sempre aperto; costo medio: 45 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA