Roma 1926: nello Stabilimento Costruzioni Aeronautiche di Viale Giulio Cesare nasce, progettato da Umberto Nobile, il Norge, il dirigibile che avrebbe sorvolato con successo il Polo Nord. È lo stesso anno in cui apre i battenti questa elegante pasticceria, rifugio gourmet per un pubblico borghese che ne decreta subito il successo.
Difficile resistere, d’altra parte, allora come oggi, alla Parigina, squisita sfera di pasta brioche con crema pasticciera la cui ricetta originale resta tuttora un segreto ben custodito. Negli interni, da poco ristrutturati, i clienti si godono imperdibili ‘evergreen’ come il quaresimale, il budino di riso, o la bomba alle visciole, per non parlare dei cornetti, tutti di altissimo livello per fragranza e struttura, vero valore aggiunto per la prima colazione.
Ma Faggiani ha una dimensione da non trascurare anche nei momenti del giorno che vanno al di là della prima colazione. Spuntini, aperitivi, offerta gourmet sono sempre qui variate e appetitose. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, anche a partire da cose molto semplici come le pizzette, tutte golose al palato e di perfetta friabilità. Per accompagnare non c’è che l’imbarazzo della scelta: la carta dei vini è sempre ricca di offerte, ma non è da meno la scelta degli aperitivi. In questo caso difficile rinunciare a un classico della casa come il mitico Rosso Ferrari, in versione anche analcolica, perfetto da abbinare alla bella scelta di proposte salate.
Insomma, nella rinascita della Prati gourmet, fa piacere trovate un indirizzo storico capace di mantenere il fascino delle radici, tenendo al tempo stesso il passo con la modernità, sapendo mettere insieme i classici della pasticceria tradizionale con suggestioni attente alle mode.
