Si sa quello che mette più paura delle diete è la rigidità con la quale bisogna seguirle. Il sospiro di sollievo però ce lo fa tirare l’America che ci propone un regime flessibile per perdere 4 kg in 10 giorni. Tutti conosciamo la dieta vegetariana o vegana, ma da qualche anno è nata anche la dieta Flexitariana da flexibile (flessibile) e vegetarian (vegetariano).
Un regime alimentare quello della dieta Flexitariana ricco di vegetali, solo di primissima qualità, ma che strizza l’occhiolino anche alle proteine. Per chi non è pronto a stravolgere completamente le proprie abitudini eliminando la carne dal proprio menù ecco quindi la soluzione: una dieta salutare che fa bene al metabolismo, all’economia dell’agricoltura e al pianeta.
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Dieta Flexitariana, il regime flessibile e vegetariano
Quindi, quella che proponiamo è una dieta ricca di vegetali dove, però, le proteine non mancano. Carne, pesce, uova, latte sono tutti prodotti presenti nella dieta, anche se consumati in minima parte. Solitamente, nel menù settimanale vengono inseriti massimo 2 volte al posto di un pasto totalmente vegetariano.
Neanche i dolci sono vietati anche se in quantità limitate (ma d’altronde sempre una dieta è), le torte possono essere mangiate solo se leggere. Chi decide di adottare questo stile di vita non può fare a meno di conoscere quindi la provenienza del prodotto e sapere come condirlo e cucinarlo. Solitamente, la cottura al vapore è la migliore per poter mantenere la qualità e i nutrienti dell’alimento.
Molte persone la dieta Flexitariana come stile di vita, altre adottano questo tipo di regime per poter perdere peso. A prescindere dal motivo per cui si sceglie questa dieta il risultato sarà sempre lo stesso: benessere psicofisico. Come ogni dieta che suggeriamo anche per questa l’accorgimento è di consultare sempre un medico prima di iniziare così da poter livellare l’alimentazione con le proprie condizioni di salute.
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Alimenti a km 0
Verdura e frutta a km 0 sono il punto focale di ogni pasto, il che comporta la drastica diminuzione dell’assunzione di prodotti da forno e carboidrati elaborati come pane e pasta. Porte aperte invece ai semi oleosi, alla frutta secca e ai legumi. Nessuna limitazione anche per il consumo di pesce, mentre la carne andrebbe mangiata non più di una o due volte alla settimana. Nel complesso i vegetali devono fornire il 40% almeno del fabbisogno, cereali integrali, legumi e semi un altro 40% e il restante 20% può arrivare da alimenti di origine animale. Meno 4 kg in dieci giorni questa la promessa della Dieta Flexitariana.
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Le origini
L’ideatrice della dieta è la nutrizionista statunitense Dawn Jackson Blatner, autrice, nel 2008, del volume “The Flexitarian Diet”, in cui è spiegato passo dopo passo il metodo. È quindi un regime alimentare a stelle e strisce, dove è di tendenza già da qualche tempo, ma che nell’ultimo periodo è stato ritirato fuori dal cappello anche in Europa merito anche delle celebrità che lo seguono: Gwyneth Paltrow, Paul Mc Cartney e Meghan Markle, tanto per far qualche nome. Loro per esempio, hanno dichiarato di aver rivoluzionato il proprio stile di vita adottando la dieta flexitariana.
Una dieta che fa bene alla salute e al pianeta
La filosofia che c’è dietro al regime alimentare della Blatner si basa sull’idea che l’alimentazione debba essere prima di tutto orientata alla salute. E in questo modo si può anche perdere peso. Per dimagrire con la dieta flexitariana bisogna calcolare un apporto calorico giornaliero di 1.500 kcal, suddivise nei consueti cinque pasti raccomandati dai nutrizionisti: 300 kcal a colazione, 400 a pranzo, 150 per entrambi gli spuntini e 500 a cena.
Si può decidere di arrivare a 1.800 kcal raddoppiando l’introito calorico della colazione, oppure scendere a 1.200 rinunciando agli spuntini. I cibi principali sono la verdura e la frutta di stagione, a discapito dei carboidrati. Meno pasta, pane e prodotti da forno, insomma, e più vegetali e cerali. Ok a quelli integrali, ai legumi e ai semi, come nella dieta mediterranea.
Dieta flexitariana, poca carne e tanta verdura per sentirsi meglio
All’inizio il consumo di carne non deve superare i 700 g settimanali, con l’astensione di almeno due giorni ogni sette – ricordiamo che si tratta di una dieta pensata per cambiare le abitudini alimentari americane, in cui il consumo di carne è normalmente molto più massiccio di quello previsto dalla nostra dieta mediterranea.
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Il menù
1° giorno
Colazione: Frullato con 150 ml di bevanda di riso alla vaniglia, mezza banana, un cucchiaio di farina di mandorle, un cucchiaio di granella di nocciole e un cucchiaio di crusca d’avena.
Spuntino: Una barretta di semi di sesamo.
Pranzo: Pesce al vapore, una porzione di verdure e un frutto.
Merenda: (Dal fornaio) Una pizzetta integrale al pomodoro o una focaccina integrale con semi di zucca.
Cena: Crema di yogurt e ricotta con patate al timo; 50 gr di grano saraceno in chicchi con verdure fresche di stagione saltate in padella con mezzo cucchiaino di curcuma; un frutto.
2° Giorno
Colazione: 250 gr di yogurt magro con cereali in fiocchi e frutta fresca.
Spuntino: Tre prugne secche o 2 fichi secchi.
Pranzo: Zuppa di mare con peperoni verdi; 150 gr di insalata con semi di zucca e un cucchiaino di olio extravergine; un frutto.
Merenda: Due palline di gelato alla frutta o una crostatina con marmellata di more.
Cena: 50 gr di orzo in chicchi con 40 gr di fagioli messicani e 150 gr di verdura di stagione e un frutto di stagione.
3° Giorno
Colazione: 200 ml di latte parzialmente scremato con 2 fette di pane integrale di segale e 2 cucchiaini di composta di frutta secca senza zucchero.
Spuntino: Una barretta di semi di sesamo.
Pranzo: Insalata di carciofi con noci e semi di girasole; 300 gr di finocchi con radicchio e arance.
Merenda: Frullato a base di mezza banana, una tazza di frutti di bosco e i chicchi di mezza melagrana. Oppure, in alternativa, un torroncino.
Cena: Una porzione di riso con fagioli di soia e rucola; 200 gr di verdura fresca di stagione; 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva come condimento; un frutto.
4° Giorno
Colazione: Un toast con due fette di pane integrale e un cappuccino con latte di avena.
Spuntino: Un pacchetto di cracker di sesamo o di amaranto oppure 7 mandorle. un cucchiaio di formaggio caprino e Una spremuta d’arancia.
Pranzo: Tortino di patate, pollo e funghi; 100 gr di insalata mista e un frutto.
Merenda: Uno yogurt di soia o una mela.
Cena: Minestrone di verdura con 50 gr di segale in chicchi e 40 gr di piselli; 250 gr di verdura fresca di stagione e un frutto.
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5° Giorno
Colazione: 250 gr di yogurt magro con 3 cucchiai di fiocchi di orzo, 2 cucchiaini di semi di lino, 1 cucchiaino di uvetta essiccata; un frutto a piacere.
Spuntino: Barretta di frutta disidratata.
Pranzo: Pesce alla griglia, 300 gr di verdura fresca di stagione e un frutto.
Merenda: Crostatina alla frutta o un mini dolce al cioccolato. di orzo o cereali misti. Pinzimonio di carote
Cena: Verdure miste cotte al vapore e un frutto.
6° Giorno
Colazione: Omelette e una macedonia senza zucchero.
Pranzo: Insalata mediterranea con mozzarella e crostini integrali e un frutto.
Merenda: Una tazza di uva o un caco.
Cena: Una porzione di lenticchie, 200 gr di verdura fresca di stagione e un frutto.
7° Giorno
Colazione: Un caffè, un frappè (125 ml di latte di riso e 2 albicocche), 3 fette biscottate con 3 cucchiaini di marmellata di pesca.
Spuntino: 2 palline di gelato alla crema.
Pranzo: Un’insalata di valeriana e spinaci novelli (quantità a piacere). Misto di verdure fritte. Cotoletta di pollo impanata, con fiocchi di mais. Una pesca o 3 fichi. Una tisana al rosmarino.
Merenda: Una fetta di torta al cioccolato.
Cena: Bruschette con 100 g di pane integrale (oppure 200 g di fettine di polenta), a base di pomodori, 40 g di mozzarella e basilico. Un centrifugato (con 2 carote, un’arancia e una tazza di fragole). Una fetta di anguria (o 5 castagne).
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