In estate si ingrassa. A dispetto di quanto si possa pensare, in tanti, tornano dalle vacanze con qualche chilo in più. Con le alte temperature si tende a bere tanto e a mangiare cibi decisamente più light di quelli invernali ma, se l’ago della bilancia sale, evidentemente commettiamo degli errori.
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Sono i cosiddetti spuntini continui la principale causa dell’aumento di peso secondo il presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della Salute, Giorgio Calabrese. Ci illudiamo di mangiare poco ma, in realtà, ci nutriamo male.
La giornata tipo dei vacanzieri italiani comincia con un cornetto o una brioche al bar per continuare in riva al mare tra un gelatino e un tè freddo fino all’ora del pranzo quando, i più rigorosi, consumano un’insalatona o un panino.
Nel pomeriggio però arriva la fame e ci si butta su snack salati, creme di caffè e granite. Ma quando il sole tramonta come rinunciare all’aperitivo?
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Le trasgressioni
E allora via libera a spritz, cocktail alcolici e calici di vino bianco accompagnati da stuzzichini. A cena, convinti erroneamente di essere stati tutto sommato leggeri, mangiamo come se fosse Capodanno, dall’antipasto al dolce all’ammazzacaffè. Queste trasgressioni, accompagnate dalla mancanza di attività fisica, fanno si che a settembre l’ago della bilancia segni 5 kg in più.
«Il caldo fa aumentare adrenalina e insulina, ingrassiamo anche senza mangiare di più ma sono le irregolarità alimentari ad attentare pericolosamente alla linea. D’estate perdiamo liquidi e mettiamo grassi. Quando abbiamo sete tendiamo a consumare bibite gassate o bevande molto caloriche- spiega Calabrese.
E’ inutile pranzare con la classica caprese se poi la mangiamo con mezzo chilo di pane. Pensiamo di aver fatto un pranzo leggero ma, non è così. Quando si è mangiato tanto e male aumenta l’insulina che trasforma gli zuccheri in energia ma quando ce ne sono troppi è il grasso ad aumentare».
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Le calorie
Per il guru della dieta mediterranea, anche sotto l’ombrellone, è necessario adottare un sistema alimentare che bilanci gli alimenti e comporti una riduzione dell’apporto calorico.
Fare cinque o sei pasti al giorno ricchi di fibre permette di assorbire meno zuccheri e grassi e aiuta a non ingrassare. Concediamoci pure una buona colazione anche con una brioche e un cappuccino sempre però accompagnati da un frutto di stagione, a metà mattina come spezza fame prediligere cibi leggeri tipo uno yogurt o una fetta di anguria.
Il pranzo dovrebbe essere proteico a base di carne, pesce o mozzarella accompagnata dalla crosta del pane. Nel pomeriggio si può far merenda con un gelato alla frutta. Con qualche piccola attenzione sarà possibile godersi a cena un bel piatto di pasta meglio se condito con del pesce e accompagnato da verdura. Attenzione poi a non intendere la villeggiatura come un dolce far nulla: il movimento è indispensabile.
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