Che dieta seguono i campioni? A togliere dal piatto degli atleti carne e pesce ci aveva già pensato nel sesto secolo avanti Cristo Pitagora, capostipite dei nutrizionisti sportivi. Ne sono passate di Olimpiadi da allora, eppure l’alimentazione resta al centro della preparazione dei campioni. Dal boom iperproteico, alla dieta ‘paleo’, passando per i regimi carbo low. Gli sportivi cercano nel cibo l’alleato di muscoli e testa.
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Ronaldo e Messi
Con un occhio alla stagionalità, ai colori e ai prodotti bio. Non senza estremismi però. Come il regime adottato da Cristiano Ronaldo, esempio di longevità ed efficienza sportiva, che ha confessato di seguire una dieta rigida. Sei piccoli pasti al giorno a distanza di tre o quattro ore l’uno dall’altro. CR7 parte con una super colazione: uova, prosciutto, formaggi, cornetti, pane, cereali integrali, frutta e yogurt. A pranzo e cena, riso o pasta integrale, fagioli, pollo, pesce, insalata, verdure. Pane quasi zero. Banditi gli alcolici e gli zuccheri in eccesso.
Ha cambiato le sue abitudini alimentari anche un altro fenomeno del pallone: Leo Messi dopo i mondiali 2014 – causa i ripetuti malesseri – si è rivolto a un nutrizionista friulano e da allora alla base della sua alimentazione ci sono cereali integrali, frutta e verdura bio. Il campione ha eliminato gli zuccheri raffinati, al bando uova, latte e derivati, la carne rossa.
Dave Scott ed Edwin Moses
E se Martina Navratilova e Carl Lewis sono stati degli antesignani in questo senso – la regina del tennis e il figlio del vento da decenni seguono un’alimentazione esclusivamente vegetale – sono sempre di più i campioni che per ragioni salutistiche o etiche hanno scelto di non nutrirsi di altri esseri viventi. Dave Scott, considerato il più grande triatleta del mondo, ha sempre sostenuto che «è ridicolo pensare che gli sportivi abbiano bisogno di proteine animali». Sulla stessa lunghezza d’onda era anche Edwin Moses, oro olimpico, per anni imbattuto sui 400 ostacoli: li saltava battendo tutti senza toccare pesce, carne uova e latticini.
Alimentazione veg
Poi sono arrivate le sorelle Williams: Venus – a causa della sindrome di Sjogren – è passata a un’alimentazione veg trascinando nella scelta anche Serena. E ancora la pattinatrice canadese Meagan Duhamel, o il pugile David Haye sono vegani.
Lo stesso Mike Tyson ha confessato di non nutrirsi di alimenti di origine animale. Scelta veg per etica quella di Lewis Hamilton: il campione di F1 ha detto che solo questa salverà il pianeta. Intanto le giornate del pilota cominciano con porridge, oppure pane tostato e fagioli.
Hamilton ama i falafel (polpettine di ceci speziate), il tortino di quinoa con cavoli freschi o zucca, orzo con fagioli verdi al vapore e pomodori secchi, con guacamole (salsa a base di avocado), un mix di grano germogliato e humus con verdure crude. Nel calcio anni 2000 i vegani spopolano: come Chris Smalling, che gioca nella Roma. «L’ho fatto per gli animali», ha detto il difensore giallorosso.
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