Dieta carnivora, 32enne perde 55 chili in 12 mesi: «Nessuna indicazione sulle quantità, sono sempre sazia». Il menù (tra pro e contro)

carne

Perdere 55 chili in un anno è possibile? Si, solo se si è veramente motivati. Rimettersi in forma per la propria salute. È questo il presupposto base che dovrebbe spingere le persone a scegliere di seguire una dieta, non tanto la prova costume quanto per il proprio benessere fisico e mentale. Ed è questo il motivo che ha spinto Amanda Lipstate, che nel 2022 (in seguito a una malattia) era arrivata a pesare oltre 163 chili.

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«I miei piedi si sono gonfiati e ho sviluppato una grave depressione e ansia. Mi svegliavo ogni mattina e dicevo a mio marito che avrei voluto non essermi svegliata. Non mi stimavo come essere umano. Poiché lavoravo da casa, non uscivo di casa per mesi alla volta». Ma continuava a mangiare e a ingrassare. Ma toccato il fondo, che sulla bilancia segnava i quasi 165 chili, decide di cambiare regime alimentare e mettersi in salvo. Così decide di seguire una dieta che lei stessa definisce miracolosa. La sua storia la racconta Newsweek. 

Dieta carnivora: Amanda perde 55 chili

Così si affida alla stessa alimentazione che stava già seguendo il fratello e che gli aveva fatto perdere in poco tempo già 13 chili. Amanda inizia a seguire la dieta carnivora che consiste nell’eliminare completamente tutti gli alimenti che non sono di origine animale. Il regime alimentare anche conosciuto come dieta paleo, si tratta quindi di una dieta altamente restrittiva per la quantità dei gruppi alimentari esclusi.

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Per Amanda però, che nel frattempo è diventata una youtuber che da consigli sull’alimentazione, è stata una salvezza. «Ho perso 55 chili in 12 mesi. Non uso più il deambulatore per camminare. Non vivo più la vita da miserabile come prima». E spiega «La dieta dei carnivori ha un sapore incredibile e il livello di sazietà derivante dal consumo di tagli di carne grassi mi consente di risparmiare un sacco di soldi. Cucinare è estremamente semplice, pulire è estremamente semplice e produciamo metà della spazzatura che facevamo prima» 

In cosa consiste la Dieta carnivora

Ma ora vediamo insieme in cosa consiste la Dieta Carnivora, o anche detta Dieta Paleo?

La dieta carnivora è un regime alimentare basato esclusivamente su prodotti di origine animale, che va a escludere tutti gli altri alimenti. A questa dieta vengono attribuiti alcuni benefici, come la perdita del peso corporeo e il mantenimento della massa muscolare, ma diversi sono i dubbi riguardanti i rischi potenziali nella sua applicazione, in particolar modo se si tratta di un lungo periodo di tempo. 

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I pro (che non sono frutto di studi)

Proposta per la prima volta dall’ortopedico americano, Shawn Baker, nella dieta carnivora tra i vantaggi riportati vi sono la riduzione dell’obesità e del diabete, ma anche di artrite e disturbi psichici, come depressione e ansia. C’è da sottolineare che  tutti i benefici che l’ortopedico ha riportato negli anni non sono frutto di studi scientifici, ma semplicemente di racconti, in quanto nessuno studio ha mai analizzato nel dettaglio i reali effetti di questa dieta. 

I limiti

Si tratta quindi di una dieta altamente restrittiva per la quantità dei gruppi alimentari esclusi. Il principio base è simile alla paleo-dieta, prevede un ritorno alle origini, a una dieta solo carnivora, senza prodotti dell’agricoltura. E’ conosciuta anche con un altro nome: Zero Carb Diet, o dieta con zero carboidrati, dato che se si seguono le sue premesse, il contenuto di carbidrati in questa dieta sarà minimo.

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La dieta carnivora è una dieta altamente iperproteica e, anche se non viene detto, è anche una dieta chetogenica per lo scarso apporto di glucosio esogeno. Questa caratteristica renderà più semplice mantenere il senso di sazietà più a lungo e diminuire l’ansia per il cibo, che è uno dei benefici più frequenti riportati dai seguaci di questa dieta.

Anche se il deficit calorico creato non è molto elevato, apporta una grande quantità di proteine ad alto valore biologico. 

Cosa si può mangiare e cosa no

Carne di ogni tipo, frattaglie comprese, pesce, uova, formaggio a basso contenuto di lattosio, niente latte o yogurt, né cereali, legumi, semi, frutta e verdura. Bandito l’olio extravergine d’oliva e qualsiasi altro olio vegetale; concessi burro, strutto e midollo osseo. Come liquidi solo acqua o brodo di ossa, vietati tè, caffè e qualsiasi altro tipo di bevanda vegetale. 

A colazione uova e pancetta, salmone affumicato o salsiccia; pranzo carne a volontà di qualunque tipo, incluse le interiora; a cena pesce, compresi molluschi e crostacei. Ammessi gli abbinamenti di carne e pesce associati a formaggi senza lattosio o uova strapazzate. Negli spuntini carne essiccata, bacon o parmigiano. Nessuna indicazione particolare sulle quantità da assumere. 

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Menù di 5 giorni

Giorno 1

Colazione: uova, pancetta, sardine

Pranzo: hamburger di tacchino, carne secca di salmone, punte di manzo

Cena: filetto mignon, granchio, fegato di pollo

Spuntini: una piccola quantità di formaggio parmigiano, carne secca

Giorno 2

Colazione: gamberetti, uova, un bicchierino di panna pesante

Pranzo: bistecca di manzo, tonno, carne secca.

Cena: costolette di agnello, capesante, fegato di manzo

Spuntini: una piccola quantità di formaggio Cheddar a pasta dura, brodo d’ossa

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Giorno 3

Colazione: uova, salmone, salsiccia di tacchino

Pranzo: punte di manzo, costolette di maiale, sgombro

Cena: hamburger di tacchino, una piccola quantità di parmigiano, midollo osseo

Spuntini: uova sode, gamberetti

Giorno 4

Colazione: trota, pollo sminuzzato, pancetta

Pranzo: polpette di manzo, una piccola quantità di formaggio Cheddar, carne secca di salmone

Cena: granchio cotto nel lardo, filetto mignon

Spuntini: sardine, carne secca di manzo

Giorno 5

Colazione: uova, pollo e salsiccia di tacchino

Pranzo: arrosto di agnello, fegato di pollo, braciola di maiale

Cena: bistecca di manzo, capesante cotte nel burro, un piccolo bicchiere di panna pesante

Spuntini: brodo di ossa, carne secca di tacchino 

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Le valutazioni

Ovviamente come tutte le diete che escludono i carboidrati, si ha un iniziale dimagrimento dovuto in gran parte a una perdita di liquidi. Diverse le persone che la seguono che affermano di sentirsi bene, registrare valori migliori di glicemia, colesterolo, trigliceridi non imputabili alla qualità della dieta, ma conseguenza dell’iniziale discesa del peso.

E le controindicazioni? Come gli esperti dicono escludere categorie ampie come cereali, frutta, verdura e legumi significa rischiare carenze nutrizionali importanti: di vitamine, sali minerali, fibra.

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