Quando si parla del Danubio in molti pensano subito al fiume. Ai più affamati, invece, lo stomaco inizierà sicuramente a brontolare perché abbiamo appena nominato l’anima di tutte le feste: l’immancabile “pallina”, dolce o salata, farcita, da staccare un pezzo alla volta… Alle feste la più gettonata è sicuramente la versione con salumi e formaggi ed è proprio quella che faremo oggi insieme: il danubio salato!
Perché si chiama così?
Questa similarità nel nome non è un caso, anzi è voluta! Il nome “Danubio” infatti deriva dalla somiglianza estetica del piatto con il paesaggio fluviale: così come il fiume Danubio attraversa l’Europa creando incantevoli paesaggi e unisce diverse culture, allo stesso modo il Danubio salato, composto da tante piccole palline di pane ripiene, unisce diversi sapori in un unico piatto.
Le origini della ricetta
Il danubio salato è una delle torte rustiche tipiche della cucina partenopea. Napoli, neanche a dirlo, è la capitale dei lieviti. È da qui, infatti, che arriva la pizza classica ma anche bontà come il babà (anche salato), il casatiello o il tortano. Il danubio fa parte di queste delizie da non perdere e oggi lo prepareremo insieme.
Come fare il danubio salato
Il Danubio si caratterizza per la sua forma e per la sua composizione: è formato da tante piccole sfere di pasta morbida. Regola vuole che quando si porta a tavola, ogni pallina vada staccata rigorosamente con le mani. All’interno di questi morbidi bocconcini si scoprirà ripieno gustoso e filante.
E tu? Sei pronto a replicare la ricetta? Noi ti lasciamo qui qualche altra idea da salvare per la prossima volta, ma ora… Mani in pasta e cominciamo!