Un anno sia facile che difficile per i tartufi. Se si parla del bianco, la situazione sembra promettente. Tuttavia, per avere il pregiato tartufo nero bisognerà attendere molte altre settimane. Nonostante l’alta disponibilità, la qualità non è costantemente elevata. Le zone di produzione giocano un ruolo cruciale.
Alba detiene sempre i prezzi più elevati, ma a Roma ne arriva poco. Non sono rare le attribuzioni “generose”. Le principali provenienze nella capitale sono Acqualagna e, recentemente, San Miniato. I tartufi del Frusinate offrono buoni prezzi, ma hanno un aroma meno sofisticato rispetto ai loro cugini del Centro e Nord d’Italia.
I prezzi variano ampiamente, con piccole pezzature a 400-600 euro al chilo, ideali per uso domestico, mentre esemplari più grandi oscillano tra 100 e 200-300 euro al chilo. I venditori ambulanti sono diventati comuni, offrendo i loro prodotti a prezzi variabili. L’acquisto da loro può essere vantaggioso o no. È prudente per i consumatori privati non acquistare in grandi quantità.