Paese che vai, cibo (pericoloso) che trovi. Come dire: occhi aperti e bocca ben chiusa quando si è in vacanza magari dall’altra parte del mondo o anche vicino casa e si è tentati di assaggiare qualsiasi cosa appaia commestibile. Occorre invece fare molta attenzione a quello che si mette nel piatto perché a volte un alimento apparentemente innocuo puó rivelarsi dannoso per la salute o addirittura mortale.
Il pesce palla
È per esempio il caso del Fugu pietanza che si puó trovare soprattutto in Giappone servita con il pericolosissimo Pesce Palla. Che come nome e come aspetto sarà pure simpatico e divertente ma nella sostanza è letale e può portare alla morte per asfissia a causa della tradossina presente negli organi interni, una sostanza in grado di paralizzare i muscoli, il cui veleno è mille volte più forte del cianuro: uno solo di questo esemplare può arrivare a uccidere anche 100 persone.
La morte è terribile perché arriva mentre si è coscienti. Il pesce in questione viene servito con il miso, fritto, bollito o anche crudo come sashimi. Per essere mangiato senza correre alcun rischio deve essere preparato da cuochi specializzati in grado di prendere solo la parte commestibile, in sicurezza. Ma meglio non rischiare.
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Il pangio e gli anacardi
Poi c’è il pangio frutto colorato e all’apparenza molto attraente e gustosi che si trova soprattutto nelle Filippine ed è noto come “frutto che da’ la nausea” per via dell’acido cianidrico all’interno che è tossico. Se proprio si vuole assaggiare va abbrustolito ben bene o bollito nell’acqua.
Cosí come i comuni anacardi presenti nei nostri aperitivi. Non sono cosí innocui come pensiamo. Lo sono soltanto se prima vengono cotti al vapore o tostati. Mai mangiarli crudi: possono provocare fastidiosissime dermatiti e cosa ben piú grave lo shock anafilattico per la presenza di Urusholo.
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Ackee e manioca
In Giamaica occhio al frutto ackee o meglio ai suoi semi che portano a un abbassamento del livello di zuccheri nel sangue, con conseguenti convulsioni, vomito e vista sfocata. E possono essere letali.
Tipica dell’America Latina la radice di Manioca (o Cassava) va sempre consumata cotta perché cruda si potrebbe trasformare in in veleno mortale visto che contiene un alto tasso di linamarina. Ovvero una sostanza che nell’organismo umano diventa glicoside ciano-genico, altamente tossica.
Cervello di scimmia e sannakji
Tornando in Oriente puó capitare di vedersi proporre il cervello di scimmia, sia cotto al forno che crudo. Meglio rifiutare: può trasmettere io morbo di Creutzfeldt-Jakob, malattia neurodegenerativa molto grave.
A Shangai meglio dire di no alle vongole se vengono proposte con il loro liquido rosso, appena cotte: possono causare epatite, virus intestinali e notevoli danni al fegato.
E in Corea meglio niente sannakji, polipo servito ancora vivo con le ventose che potrebbero attaccarsi agli organi interni danneggiandoli irreparabilmente.
Sambuco e formaggio casu marzu
Attenzione anche alle bacche di sambuco. Vanno bene se utilizzate in succhi e in sciroppi ma fanno male se mangiate crude con seri danni all’intestino.
Infine massimo stato d’allerta se non ci si sposta dall’Italia e si va in Sardegna, patria del formaggio piú pericoloso al mondo, il casu marzu. Di pasta morbida e piccante con larve di mosca casariasua, può provocare gravi infezioni allo stomaco. Anche se la sua vendita è vietata meglio stare sempre molto attenti a ció che si assaggia.
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